Asili nido, 342 educatrici beffate a Milano

Maxi-concorso del 2016: il Governo non proroga la graduatoria

Maria Luisa Salamanca, segretaria Uil Fpl Milano e Lombardia (Ansa)

Maria Luisa Salamanca, segretaria Uil Fpl Milano e Lombardia (Ansa)

Milano, 11 aprile 2019 - Una beffa per decine di educatrici, a un passo dall’ottenere l’agognata assunzione negli asili nido del Comune di Milano. Alcune lavorano già in strutture private accreditate gestite da cooperative e vogliono fare il salto, altre sono in attesa della chiamata che rischia di non arrivare più a causa delle recenti misure del Governo, pensate per mettere ordine nella giungla dei concorsi nella pubblica amministrazione, che lascerebbero scadere a ottobre la graduatoria finora prorogata anno dopo anno. Da quando, nel 2016, fu bandito il “concorsone” per l’assunzione di educatrici negli asili nido comunali. Sulla base dei risultati si è formata quindi una graduatoria composta da oltre 700 persone, bacino dal quale l’amministrazione comunale ha pescato nel corso degli anni per rafforzare gli organici e sostituire chi è andato in pensione. Finora ne sono state assorbite 409, mentre altre 342 sono ancora in attesa. La scadenza della graduatoria comporterebbe, per loro, la fine della speranza di essere assunte.

«Una decisione frustrante - spiega Maria Luisa Salamanca, segretaria Uil Fpl Milano e Lombardia - anche perché si tratta di persone con professionalità di alto livello. Con la Cgil e la Cisl stiamo facendo pressioni sul Governo perché proroghi le graduatorie anche per i servizi scolastici ed educativi, come è stato fatto per altri settori del pubblico impiego, e sani una situazione paradossale». A Milano, secondo la sindacalista, il caso più macroscopico è proprio quello degli asili nido, anche per la “lunghezza” della graduatoria che rischia di essere tagliata. E per il fatto che alcune educatrici stanno già lavorando negli asili convenzionati ma non gestiti direttamente dal Comune di Milano, dove nel corso degli anni hanno maturato professionalità e competenze. La questione è finita al centro, martedì scorso, di un incontro tra sindacati e Comune sul piano di assunzioni di personale, anche in seguito ai pensionamenti per effetto di quota 100. E i sindacati hanno annunciato una mobilitazione per le educatrici. «Il Comune ci ha garantito che cercheranno di affrettare i tempi e fare il numero maggiore possibile di inserimenti prima della scadenza della graduatoria - prosegue Salamanca - ma in ogni caso tante persone rimarranno fuori. Chiediamo una nuovo proroga».

 

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