Artigiani, gli stranieri crescono e le imprese italiane invecchiano

Cinisello, è la fotografia scattata dll’Unione. Il 55% delle ditte “immigrate“ dirette da africani, spesso donne

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di Laura Lana

Su 1.900 artigiani, 420 sono africani e decine sono le giovani straniere titolari di impresa. È questa la foto scattata da Unione Artigiani, che ha aderito al "Tavolo delle imprese e del lavoro" lanciato dal Comune con 11 realtà di rilievo nazionale, con l’obiettivo di dar vita a iniziative concrete a supporto del sistema produttivo locale e creare un’ efficace rete tra realtà pubbliche e private.

"Le micro e piccole imprese produttive, i negozi, le partite Iva insieme alle libere professioni rappresentano l’anima dei centri urbani e garantiscono la maggior parte dei posti di lavoro – hanno commentato il presidente Stefano Fugazza e il segretario generale Marco Accornero -. Cinisello è storicamente uno dei luoghi d’elezione delle micro e piccole imprese, progressivamente espulse dai centri residenziali ma a un passo da Milano e dal mercato della Brianza e dei principali snodi viari del Nord Italia".

Nonostante la combinazione ad alto rischio tra crisi economica e Covid, restano attive circa 1.900 imprese artigiane, di cui l’85% ditte individuali. A farla da padrone sono le imprese legate all’edilizia: sono il 35%, seguite da quelle del ramo pulizie. "I numeri che registriamo sono la fotografia del cambiamento: le imprese italiane sono 830, in progressivo calo con un’età media dei titolari di over 50 più alta. Quelle straniere sono 760, in crescita del 4%", si legge nella scheda di Unione Artigiani.

Il 55% di quelle straniere, cioé ben 420, sono guidate da cittadini africani: per il 90% i titolari sono uomini, ma nella fascia 19-29 anni sono al 42% donne. Quasi metà delle 42 imprese asiatiche (il 48%) sono condotte da imprenditrici. "Questi dati fanno registrare globalmente un picco del 10% in due anni di ditte individuali femminili e, in generale, questi numeri ci raccontano la vitalità del comparto artigiano di Cinisello Balsamo".

Il protocollo firmato a Villa Ghirlanda prevede una collaborazione per sviluppo, formazione, innovazione. "Metteremo a disposizione esperienza e i nostri servizi sperimentando nuove iniziative su lavoro, giovani e formazione – ha sottolineato Accornero -. Se il modello funzionerà, ne proporremo l’istituzione anche alle altre amministrazioni nei centri delle province di Milano e Monza dove siamo presenti".

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