Non solo i suoi avvocati, l’interprete, il tuttofare bulgaro e alcuni rappresentanti della diplomazia russa in Italia. Stando a quanto ricostruito, c’erano anche una delle due sorelle e il padre di Artem Uss tra le persone autorizzate dai giudici a fargli visita nell’abitazione di Borgo Vione a Basiglio dove ha trascorso tre mesi e mezzo ai domiciliari prima di evadere.
Il genitore dell’imprenditore non è un personaggio qualsiasi: Aleksandr Viktorovich Uss è il governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk ed è considerato un fedelissimo del presidente Vladimir Putin, con un patrimonio stimato di circa un miliardo e mezzo di rubli. Tuttavia, al momento, non risulta che né lui né la figlia, che vive a Londra, abbiano approfittato della possibilità di entrare in quella casa.
Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di via Moscova e della Compagnia di Corsico si stanno concentrando sia sulla rete di cinque-sei operativi che ha materialmente aiutato Uss a espatriare via terra dalla frontiera slovena sia sul "secondo livello" degli organizzatori.
L’imprenditore è stato arrestato il 17 ottobre 2022 a Malpensa, poco prima di salire su un aereo diretto a Istanbul, scalo per la destinazione finale in Russia. Il percorso inverso lo aveva fatto tre giorni prima, arrivando a Milano con la moglie per controllare lo stato dei lavori nella casa da 1,5 milioni di Basiglio e soggiornando in albergo.
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