Arrivano i fondi contro la violenza

Dalla Regione Lombardia pronti 156mila euro per le comunità protette e gli sportelli della Rete Viola

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di Monica Autunno

Fondi dal Pirellone contro la violenza, 156mila euro già a bilancio, finanzieranno iniziative e le attività della Rete Antiviolenza Viola sino al prossimo luglio. Sono destinati in primis al sostegno delle donne messe in sicurezza in case e comunità protette e ai cinque sportelli antiviolenza sul territorio. Andranno a finanziare anche iniziative di sensibilizzazione, formazione e informazione sulla Rete. L’associazione nel 2021, anno ancora in coda pandemia, ricevette quasi 150 richieste di aiuto e aprì altrettanti percorsi, e contribuì a mettere al sicuro dieci donne e otto minori. Per il 2022 i primi segnali parlano di un preoccupante segno più. Intanto, la Rete riparte con le iniziative autunnali. Un’indagine sulla violenza alle donne e la cultura della corresponsabilità nella zona della Martesana sarà presentata il 19 ottobre a Palazzo Trivulzio ai Melzo. Il 5 novembre il grande ritorno della camminata di sensibilizzazione Non chiudere gli occhi. Melzo comune capofila e a occuparsene sarà ancora Valentina Francapi, ex assessore, da questa settimana consigliere delegato alla rete: "Una scelta di continuità". Il 50% dei fondi ha destinazione blindata, "ed è destinato al supporto delle donne in casa rifugio. Il resto andrà a finanziare gli sportelli antiviolenza e le singole iniziative".

L’indagine appena conclusa si intitola La cultura della corresponsabilità nella gestione della violenza alle donne ed è stata promossa dalla Rete e realizzata dalla cooperativa Dialogica, "saranno presentati dati preziosi risultato di indagine e interviste a restituzione del quadro attuale, e base per progetti di intervento futuro". Ogni info è costantemente aggiornata sulla pagina fb della Rete Antiviolenza Adda Martesana, attivata pochi mesi fa. Un flash, ancora, sui dati 2021. Ai centri antiviolenza si rivolsero per lo più italiane (61%), nella fascia d’età 36-45 (29,5%), con figli (54,5%), non autonome economicamente o con attività professionali precarie. Quale violenza? La più frequente quella psicologica (73% dei casi), poi la fisica, lo stalking, violenza sessuale. I figli: aumentò la percentuale dei casi di presenza ai maltrattamenti (42%). Infine, gli autori dei maltrattamenti: mariti nel 35% dei casi, ex mariti nell’11%.

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