Arrivano i banchi, ma mancano ancora i prof

Nelle primarie arconatesi il tempo pieno sarà garantito parzialmente solo da domani. Il Comune ha dovuto noleggiare due tendoni

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di Ivan Albarelli

Gli operai sono attesi oggi. I 230 nuovi banchi che mancavano e che erano stati ordinati arriveranno questa mattina, e a partire da domani permetteranno ai ragazzi delle primarie – ai quali ne sono destinati duecento – di abbandonare le tensostrutture allestite all’aperto. Per l’assessore alla Scuola e all’Istruzione Francesco Colombo – che ha perso il sonno in questi giorni per la disorganizzazione che sta contrassegnando il primo anno scolastico dell’era Covid – è l’unica buona notizia da due settimane a questa parte.

L’acquisto dei banchi è stato possibile grazie a un finanziamento ministeriale di 28mila euro, denaro con il quale sono state comprate anche alcune sedie ed è stato realizzato un nuovo vialetto d’accesso, sempre alle primarie, per evitare assembramenti. Per tutto il resto, il Comune di Arconate ha dovuto mettere mano alle proprie casse per garantire l’avvio delle lezioni. "È da metà agosto che stiamo facendo i salti mortali – confessa Colombo, che non nasconde la sua rabbia per il caos in cui scuole e amministratori locali sono stati lasciati da Roma – ma il nostro obiettivo era di far rientrare i ragazzi in classe, fare in modo che le lezioni avvenissero “in presenza“, e questo almeno siamo riusciti a garantirlo". La Giunta ha dovuto così pagare diecimila euro per il noleggio di due tensostrutture – dotate di parquet e banchi – per ospitare sei classi in questi primi quindici giorni. Una delle due, grazie all’arrivo dei banchi, ora sarà smantellata "mentre l’altra la utilizzeremo come palestra per le attività sportive".

Mano ai fondi municipali anche per la mensa. Per evitare affollamenti a pranzo e garantire una maggiore turnazione dei ragazzi, il Comune spenderà per il 2020-2021 25mila euro in più rispetto ai 300mila degli anni scorsi "in modo da lasciare invariato a 4,90 euro il costo del buono pasto", sottolinea Colombo. Insomma: a conti ancora parziali l’Amministrazione ha già speso qualcosa come settantamila euro...

Ma se il Comune ha fatto la sua parte, per l’ennesima volta in ritardo sui tempi è il ministero: ad Arconate, a fine settembre, mancano ancora venti insegnanti alle medie e dieci alle elementari. Così che fino ad oggi non è stato possibile garantire il tempo pieno. Solo da domani verrà attuato, e comunque solo alle elementari. Ma non certo perché siano arrivati i docenti. A permettere di coprire l’orario 8,30-16,30 infatti sarà "la disponibilità dei prof già presenti, che si fermeranno fino al pomeriggio". Ore di straordinario dunque. Se non di vero e proprio “volontariato“. Per venire in contro alle famiglie. In tutta la Lombardia mancano settemila insegnanti.

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