Traffico di armi e droga in tutta la Lombardia: arrestate trenta persone

L'ordinanza del gip di Monza arriva a seguito dell'indagine dei carabinieri di Sesto San Giovanni

I carabinieri di Sesto San Giovanni

I carabinieri di Sesto San Giovanni

Traffico e illecita detenzione di armi da guerra e comuni, detenzione e traffico di stupefacenti, rapina, estorsione, furto, ricettazione e riciclaggio: sono quesi i reati di cui sono accusate, a vario titolo, le trenta persone che sono state arrestate questa mattina dai carabinieri in varie province della Lombardia in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Monza. Sono in totale 63 le persone indagate. L'ordinanza di custodia cautelare arriva dopo un'indagine particolareggiata svolta dai carabinieri di Sesto San Giovanni. Indagine che ha permesso di individuare un vasto gruppo criminale, composto da individui italiani, che ha costituito una rete di spaccio di droga e di traffico di armi, destinate a criminali residenti in provincia di Milano e nel resto della regione. Le indagini, condotte con riprese video, intercettazioni telefoniche ed ambientali e con tradizionali servizi di osservazione, controllo e pedinamento, non hanno fatto emergere collegamenti evidenti con la criminalità organizzata, ma solo punti di contatto. 

Non viene contestata, invece, l'associazione a delinquere, dal momento che non si tratta di un'organizzazione criminale organizzata, ma di un gruppo disarticolato, in cui a tenere i rapporti con i vari indagati era il 64enne di Cologno Monzese, coadiuvato dalla moglie, che secondo gli investigatori suggeriva al marito rapine e altri colpi da commissionare, tra cui anche le classiche truffe in cui alle vittime viene proposto l'abbonamento a riviste, incluse quelle di forze armate e polizia. Anche la pistola utilizzata per l'omicidio di Donato Carbone - l'usuraio di 63 anni ucciso davanti al box di casa sua a Cernusco sul Naviglio, in provincia di Milano, il 16 ottobre 2019 - era stata fornita dal gruppo criminale arrestato oggi in Lombardia per vari reati, tra cui traffico di armi e droga.  L'indagine dei carabinieri del Comando provinciale di Milano, infatti, ha consentito di individuare la responsabilità nel reperimento e nella cessione dell'arma utilizzata per l'omicidio in alcuni dei membri del gruppo arrestati oggi.

I 30 arrestati, per evitare che finissero nella stessa cella, sono stati distribuiti in vari carceri lombardi (Milano San Vittore, Monza, Bergamo, Cremona, Pavia, Busto Arsizio e Como), dove rimarranno in attesa di rispondere alle domande dell'autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento.

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