Caos vaccinazioni, azzerato il Cda di Aria. Per gli over 80 arrivano in aiuto gli ospedali

Fontana: i disservizi inficiano il lavoro di tutti, ho chiesto un passo indietro. Ats e Asst verificheranno le prenotazioni degli anziani

La vaccinazione di un over 80

La vaccinazione di un over 80

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Milano - La Giunta regionale ha deciso di azzerare il Consiglio d’amministrazione di Aria Spa, la società che ha fin qui gestito gli appuntamenti per la vaccinazione delle categorie non sanitarie contro il coronavirus. Una scelta dettata dai disservizi verificatisi nelle ultime settimane e che hanno raggiunto l’apice durante il weekend, quando nei centri vaccinali di Cremona, Como e Monza si è presentato un numero modesto di vaccinandi, rispetto al previsto, semplicemente perché le convocazioni non erano arrivate a destinazione. Da qui il tweet di fuoco postato domenica da Letizia Moratti, vicepresidente della Regione con delega al Welfare: "Per il buon proseguimento della vaccinazione le cose che non funzionano vanno cambiate e su Aria Lombardia servono decisioni rapide e drastiche". Da qui il pressing di Matteo Salvini, segretario della Lega, sulla Giunta regionale: "Se qualcosa non funziona, si cambia e si migliora". E ancora: "Chi sbaglia, paga. Anche in Lombardia". Insomma: tanto tuonò finché piovve. 

Ieri alle 13.30 ecco l’annuncio del presidente della Regione, Attilio Fontana: "I disservizi informatici che si sono registrati nel corso della campagna vaccinale hanno creato disagi a molti nostri cittadini e hanno inficiato il lavoro di tutti gli operatori, sanitari e non, che stanno lavorando con grande impegno e professionalità nei diversi centri vaccinali – sottolinea Fontana –. Per questo ho chiesto ai membri del Consiglio d’amministrazione della società Aria di fare un passo indietro. In caso contrario disporrò l’azzeramento dello stesso, affidando al direttore generale Lorenzo Gubian, di recente nomina, la guida della società". Per la cronaca il board è composto da cinque membri, compreso il presidente Francesco Ferri, in quota Forza Italia. 

Chi è Ferri, il presidente di Aria pupillo di Berlusconi

"Situazioni di criticità, come quelle verificatesi nel fine settimana – continua il governatore lombardo – offrono un’immagine distorta dei risultati già oggi raggiunti: il totale delle dosi di vaccino sommistrate in Lombardia è 1.231.413. Quelle somministrate agli over 80 sono 322.568, più 60.000 nelle Rsa. Quindi, la percentuale di chi ha ricevuto una dose degli Over 80 che hanno aderito, circa 600mila, supera di gran lunga il 50%, in linea con ciò che accade nel resto del Paese". Fontana sottolinea, infine, come, nonostante i disservizi, sabato in Lombardia sia stato iniettato il 25% delle dosi somministrate nel Paese: "In tutta Italia sono state inoculate 120.000 dosi, in Lombardia 30.000. Il nostro obiettivo è vaccinare tutti i lombardi, ammesso che arrivino i vaccini dato che a fine mese le scorte saranno esaurite". 

Al di là dell’azzeramento del Cda di Aria, ieri si è decisa un’altra svolta, affatto secondaria: l’agenda degli appuntamenti per la vaccinazione degli over 80 passa dalla Spa regionale a una co-gestione con le Agenzie di tutela della salute (Ats) e le Aziende socio sanitarie territoriali (Asst), cioè gli ospedali titolari di centri vaccinali che somministrano l’antiCovid, e sin qui mettevano slot a disposizione per le prenotazioni gestite da Aria (oltre a recuperare in corsa i buchi lasciati dal portale). L’assessore Moratti e il direttore generale del Welfare Giovanni Pavesi l’hanno comunicato ieri ai direttori delle Ats e degli ospedali pubblici: i 115mila ultraottantenni che hanno già un appuntamento fino al 2 aprile a partire da oggi saranno contattati telefonicamente dal call center di Aria, ma in seguito le Ats e le Asst verificheranno gli elenchi per prevenire svarioni.

E poi faranno lo stesso per i rimanenti 205mila che devono ricevere la prima dose entro l’11 aprile, data in cui la Regione prevede di concludere il primo giro vaccinale per gli over 80; contando su una fornitura da oltre 200mila dosi di Pfizer prevista il 5 aprile, dato che le scorte di marzo sono impegnate per 90mila razioni di Pfizer e 17mila di Moderna a garantire richiami. Insomma, non solo la “campagna di massa“ sarà affidata, come già annunciato dalla Moratti, alla piattaforma di Poste Italiane, ma Aria Spa viene puntellata anche nell’organizzazione delle vaccinazioni degli ultraottantenni (a ieri mattina avevano aderito in 597.849, di cui 52.782 candidati alla vaccinazione a domicilio).

Aggravando il carico delle Ats (che coordinano i centri vaccinali pubblici e privati accreditati) e delle Asst, che dal 18 febbraio a domenica hanno somministrato agli ultraottantenni mandati da Aria 279.354 prime dosi oltre a 70.440 richiami (che riguardano, però, anche gli anziani in Rsa), stanno avviando la campagna per i “vulnerabili“ e sono state sollecitate, con una nota del dg Pavesi, a "concludere il prima possibile" la fase 1-bis dei sanitari extra servizio pubblico, organizzata senza il portale come la fase 1 (sanità pubblica e Rsa). Ad Aria di fatto non resta che portare a termine in autonomia la gestione delle prenotazioni per il personale scolastico destinatario di AstraZeneca, che contava a ieri mattina 218.704 aderenti totali (di cui 217.705 via portale) in Lombardia, di cui 74.080 avevano già ricevuto la prima dose.