Argentia riparte dal cinema, ma il sipario non si alza

Cancellati gli spettacoli teatrali. Rimborsi per biglietti e tessere. "Rinunciate per sostenerci"

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Sala Argentia, il grande cinema riparte. Ma il sipario del teatro, per ora, resta abbassato. Situazione "molto incerta", comunica la direzione della storica sala di via Matteotti, soprattutto per costi e limitazioni numeriche. "Faremo tutto il possibile". Intanto gli spettacoli non andati in scena causa Covid sono definitivamente annullati.

Agli spettatori e ai tanti amici del cinema teatro parrocchiale le istruzioni per ricevere voucher di spesa in luogo dei biglietti o abbonamenti acquistati.

Ma c’è anche un’altra possibilità. Quella di rinunciare ai rimborsi "e di sostenere il progetto Sala Argentia. Che innegabilmente sta vivendo mesi complicati". Il comunicato della direzione della sala amatissima dai gorgonzolesi apre con le buone notizie. Qualche cosa si è già potuto fare in maggio, dal prossimo fine settimana il cinema riapre e con i migliori titoli della stagione: da Nomadland a The Father, da Rifking’s Festival al Cattivo Poeta.

Tutto pronto. Ambienti sanificati e personale volontario storico, "ormai preparato e organizzato a garantire la migliore esperienza possibile, che coniughi sicurezza e comfort".

Ma sul teatro arrivano le note dolenti. L’ultima immagine serena della sala (nella foto) è del 30 gennaio 2020 e ritrae lo staff dei volontari sorridenti accanto ad Angela Finocchiaro, protagonista dello spettacolo “Ho perso il filo“. Tutto esaurito. Pochi giorni dopo, qui come altrove, la chiusura. Sospesi gli spettacoli della seconda parte della stagione 2019-20, organizzata, come sempre da qualche anno in qua, con il Teatro Trivulzio di Melzo.

In questo anno la sala ha mantenuto solido il filo con i propri amici promuovendo iniziative, serate, momenti di incontro online. Ora si riapre. Ma c’è un grande punto interrogativo. "Sul lato teatrale la situazione è ancora molto incerta – così la comunicazione agli spettatori – . Il permanere delle limitazioni sulla capienza, al momento limitata a 332 posti, e le norme cui le compagnie sono sottoposte per distanziamenti e tamponi, complicano la ripartenza. Al momento riaprono i teatri nazionali o comunali che vivono più di sovvenzioni che di incassi. Sala Argentia, pur non volendo perdere in qualità, sta facendo il possibile per rialzare al più presto anche il sipario".

Monica Autunno

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