Arese, bilancio di metà mandato "Molto è fatto, tanto resta da fare"

Particolare attenzion alla parità di genere e ai target di Agenda 2030

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Sessantotto pagine fitte di numeri e progetti per raccontare quello che l’amministrazione comunale di Arese ha fatto nel periodo 2018-2021. È il “bilancio sociale di metà mandato” che nei prossimi giorni sarà distribuito (in versione ridotta) a tutte le famiglie aresine e da fine giugno sarà illustrato ai cittadini con incontri pubblici. Racconta e fotografa la comunità e le attività svolte, lo stato di attuazione del programma elettorale e la visione della città che guida le scelte della giunta comunale di centrosinistra. "La realizzazione del bilancio sociale è iniziata durante il primo mandato con un importante processo di analisi organizzativa, interscambio di informazioni, raccolta di dati – dichiara la sindaca Michela Palestra (nella foto) –. Il nuovo documento mostra l’andamento delle principali azioni intraprese, le percentuali di attuazione, i numeri e la descrizione di quanto svolto fino a ora. Risultati che non sono frutto solo del lavoro dell’amministrazione ma della città intera; per questo oltre agli assessori, ai consiglieri comunali e ai dipendenti dell’ente voglio ringraziare quanti, a partire dai nostri concittadini, partecipano a diverso titolo alla vita comunitaria e hanno contribuito alla realizzazione di tutto questo".

Quattro le aree di rendicontazione: Arese inclusiva e comunitaria, Arese sicura viva e vivibile, Arese sostenibile innovativa e attrattiva e un Comune efficiente innovativo e accessibile. Due le novità di questa edizione: viene data una prima “lettura di genere” sui servizi offerti e le attività svolte, affinché i cittadini possano valutare le scelte adottate dall’amministrazione comunale a favore di una società più equa e paritaria. In secondo luogo, è stata fatta un’analisi degli obiettivi strategici dell’ente attraverso i 17 punti dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Ovviamente ampio spazio è dedicato all’emergenza Covid-19 e a quanto fatto durante tutto il periodo dell’emergenza sanitaria ma anche alla riqualificazione dell’area ex Alfa Romeo ancora dismessa, 700mila metri quadrati al centro di un progetto di rigenerazione urbana con un investimento diretto di circa 600 milioni di euro, un impatto economico stimato sul territorio di 1,4 miliardi di euro e la creazione di oltre 1.200 posti di lavoro. Ro.Ramp.

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