Area B, accesso con la 'scatola nera': la nuova ipotesi

Regione e Comune potrebbero differenziare il chilometraggio consentito a seconda della classe ambientale dei veicoli

Area B entra in funzione

Area B entra in funzione

Milano, 23 ottobre 2019 -  L’incontro di ieri tra l’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo, e l’assessore comunale alla Mobilità, Marco Granelli, non è bastato a trovare l’intesa sull’ammontare di chilometri che potranno essere percorsi in Area B, in deroga ai divieti, a partire da gennaio, da chi ha installato sulla propria auto il sistema Move In, vale a dire: la scatola nera promossa e riconosciuta dalla Regione. Si è però fatta largo un’ipotesi di lavoro che potrebbe portare ad un avvicinamento delle posizioni dei due assessori e delle rispettive amministrazioni: uscire dalla logica della percentuale fissa e pensare, invece, a percentuali di chilometraggio differenziate a seconda della classe ambientale dell’auto. 

Per chi non lo ricordasse, Move In consente ai veicoli che rientrano in classi ambientali colpite dai divieti antismog decisi dalle Regioni del bacino padano di circolare anche nei giorni e negli orari nei quali tali divieti sono in vigore. La deroga, però, vale solo per un numero prestabilito di chilometri. E questo tetto varia a seconda della classe ambientale dell’auto. Ad esempio, le auto private Euro 3 diesel sulle quali sia installata la scatola nera possono percorrere un massimo di 7mila chilometri all’anno. È proprio questo il meccanismo che potrebbe essere adottato anche per la circolazione in deroga ai divieti fissati da Area B, la Zona a traffico limitato grande come quasi tutta Milano, che punta a tener lontano dalla città i veicoli diesel fino alla classe Euro 4. 

Il primo confronto tra Regione e Comune è avvenuto martedì scorso, nell’ambito del Tavolo Aria. In quella occasione si è concordato che una percentuale del chilometraggio totale consentito da Palazzo Lombardia con Move In possa essere speso nelle Zone a Traffico Limitato con finalità ambientali varate o dai Comuni, a partire da Area B. Una scelta che ambisce ad armonizzare i divieti antismog della Regione e quelli delle amministrazioni locali. Le posizioni con i quali ieri i due assessori, insieme ai relativi tecnici, si sono seduti al tavolo erano distanti: Cattaneo ritiene infatti che debba essere concesso di percorrere in Area B il 30% dei chilometri consentiti da Move In, Granelli ritiene invece che non si possa concedere più di un quinto del totale, quindi non più del 20%. Secondo la Regione la deroga deve avere un minimo di appeal perché possa funzionare e gli automobilisti decidano di installare la scatola nera, facendosi quindi monitorare e dando così a Palazzo Lombardia l’opportunità di avere dati preziosi per programmare, in futuro, le politiche della mobilità. Granelli ritiene, invece, che la circolazione in deroga debba essere consentita solo in modo occasionale, per pochi chilometri, per non vanificare l’effetto di Area B sulle emissioni inquinanti. 

Il passo in più che si è compiuto ieri sta nella disponibilità di Regione e Comune di andare a meglio definire il concetto di «ingressi occasionali» e di provare a concordare percentuali di chilometri specifiche per ogni classe di veicoli all’interno della forchetta che va dal 30% proposto dalla Regione al 20% invece sostenuto dal Comune. «Stiamo lavorando» dicono all’unisono i due assessori. Il buon esito del confronto non è scontato ma è decisamente auspicato dagli automobilisti lombardi e milanesi, fin qui costretti a convivere con divieti diversi a seconda che siano stati emanati dalla Regione o dal Comune.

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