Avanti su Area B, Sala tira dritto: no a Fontana e Aci, niente tavoli

Intanto è polemica sui ritardi di Move-In. E i sindacati della polizia sono sul piede di guerra

Area B le regole

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Milano, 29 settembre 2022 - A 48 ore dal via ai nuovi divieti di Area B, è ancora polemica a distanza tra Comune e Regione. Con i sindacati di polizia che nel frattempo annunciano manifestazioni di protesta contro le mancate deroghe e le autofficine autorizzate che fanno fatica a star dietro alla pioggia di richieste per l’installazione del Move-In. Partiamo dai numeri dei veicoli che da sabato non potranno circolare nella maxi ztl che coincide con la gran parte del territorio cittadino: i dati Aci parlano di 107.100 a Milano (di cui 27.898 benzina euro 2, 30.806 diesel euro 4 e 48.396 diesel euro 5) e di 314.053 se allarghiamo il calcolo al resto della Città metropolitana (di cui 67.524 benzina euro 2, 99.787 diesel euro 4 e 146.742 diesel euro 5).

Proprio l’Automobil Club, due giorni fa, ha inviato una lettera al governatore Attilio Fontana e al sindaco Giuseppe Sala per organizzare un incontro su Area B, con l’obiettivo di ottenere la sospensione del provvedimento. "Io e la Regione ci siamo", ha subito fatto sapere Fontana, spingendo per "una scelta di buon senso per non danneggiare migliaia di cittadini e imprese". Ieri è arrivata la risposta di Sala, di tutt’altro tenore: "Basta con i tavoli – ha tagliato corto il primo cittadino –. Questo tema è chiaro da un anno e mezzo e proporre un tavolo una settimana prima vuol dire buttare la palla avanti. Capisco che la politica vive di proroghe, ma io non voglio essere così".

E ancora: "L’ho detto, l’ho promesso, l’ho chiarito in modo inequivocabile anche nella mia recente campagna elettorale. Semmai bisogna trovare la formula per rendere agevole a chi ha più difficoltà l’utilizzo di Area B: si spiccino a sistemare Move-In perché lo diciamo da giorni che non funziona come dovrebbe". Il riferimento è ai ritardi legati all’installazione delle "scatole nere" della Regione, che consentono ai veicoli inquinanti di percorrere un determinato numero di chilometri nelle zone in teoria off limits come Area B.

"È davvero paradossale che il sindaco Sala si lamenti con la Regione per le supposte difficoltà nell’installazione di Move-In, che il Comune non ha mai amato", la premessa dell’assessore regionale all’Ambiente Raffaele Cattaneo. Detto questo, "abbiamo avuto un boom di richieste: nei primi venti giorni di settembre oltre 22mila, il 150% in più rispetto a tutte quelle avute lo scorso anno. Il 75% di queste richieste è motivato proprio dalla possibilità di entrare in Area B e 2/3 riguardano categorie di veicoli limitati solo dal Comune". Chi non riuscirà a dotarsi in tempo del Move-In potrà comunque utilizzare una parte dei 50 giorni di accesso garantiti per un anno. Ultima nota per la dura presa di posizione dei sindacati di polizia, che hanno annunciato "lo stato di mobilitazione" contro le mancate deroghe alle forze dell’ordine.

"Tale decisione è derivata dalla palese arroganza posta in essere dall’amministrazione comunale nel negare qualsiasi interlocuzione" con le sei sigle firmatarie (Siulp, Sap, Siap, Fsp, Fed Coisp e Silp Cgil) "e con la Polizia di Stato milanese in generale". Una decisione, si legge anc ora nella nota, che "mette seriamente a rischio il sistema sicurezza milanese, poiché i divieti imposti mal si conciliano con la specificità e gli orari dei servizi di polizia e in generale con tutti i servizi di pubblica necessità". Conclusione: "Stante tale situazione, le organizzazioni sindacali si riservano di porre in essere manifestazioni pubbliche di protesta".

 

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