Area B, in arrivo alcune modifiche? Ecco quali. La mozione Pd che Sala non voterà

Città metropolitana, mozione del centrosinistra: deroga per i cittadini che sono in attesa di un’auto nuova. Il sindaco apre alle modifiche ma dice che non voterà a favore

Le modifiche all’Area B, seppur soft, sono già indicate in una mozione preparata dalla maggioranza di centrosinistra nella Città Metropolitana. Il documento scritto dal capogruppo della lista C+ Città metropolitana Bruno Ceccarelli (esponente del Pd) è stato presentato ieri mattina nel corso del Consiglio della Grande Milano ma il voto è slittato alla prossima settimana. Ieri l’aula si è limitata a bocciare la mozione presentata dal centrodestra che chiedeva al sindaco metropolitano Giuseppe Sala di "attivarsi affinché sia sospesa l’introduzione delle misure Area B e Area C per auto ibride con emissioni superiori a 100 grammi di CO2/Km fino al perdurare della congiuntura economica sfavorevole". Niente da fare: 13 “no’’ e 10 ’’sì’’.

La mozione Ceccarelli, invece, propone questa serie di correzioni di Area B: rinnovare la deroga, oggi scaduta, per i cittadini che hanno già prenotato un’auto non inquinante, in modo da poter presentare le domande fino a fine anno e avere esenzione fino a ottobre 2023; tutelare tutti i cittadini che si dirigono verso i parcheggi di corrispondenza, alcuni dei quali oggi collocati all’interno di Area B; sostenere un sistema di sconti sull’abbonamento al trasporto pubblico per chi è soggetto ai divieti; potenziare ed estendere il car sharing anche oltre il Comune; un sistema di possibile attenuazione di Area B per i cittadini con Isee basso, attuato attraverso un numero maggiore di ingressi, una revisione del sistema Move-In o l’aumento dei massimali di km percorribili; la richiesta a Regione Lombardia di potenziamento degli investimenti sul sistema di trasporto pubblico locale, oggi carente in maniera critica in molte aree del territorio metropolitano.

Il sindaco apre alle correzioni proposte dal centrosinistra metropolitano, ma preannuncia che non voterà a favore della mozione, si asterrà "per serietà, per cercare di lavorare con equilibrio rispetto al mio ruolo. Le modifiche ipotizzate nel documento le stavamo già pensando e ci stavamo lavorando". L’annuncio dell’astensione di Sala, però, viene subito criticato dal centrodestra. I consiglieri metropolitani Roberto Di Stefano, Samuele Piscina (entrambi della Lega) e Alberto Pozzoli (FdI) vanno all’attacco: "L’astensione del sindaco sulla mozione del centrosinistra dimostra che la maggioranza è divisa. Sala pensa solo da sindaco di Milano, non da sindaco metropolitano". Il primo cittadino, intanto, rispedisce al mittente l’ipotesi di sospendere Area B: "Il problema dello smog in pianura padana è evidente, bisogna intervenire".

Sala, subito dopo, non chiude le porte al dialogo ma attacca Palazzo Lombardia: "Io chiedo che al tavolo ci sia anche la Regione, perché Milano, grazie ai sindaci di centrosinistra ma anche di centrodestra, ha fatto un grande balzo avanti nel trasporto pubblico negli ultimi 20-30 anni. La stessa cosa non è avvenuta in Regione Lombardia. Perché in tanti che arrivano da fuori non possono arrivare a Milano con i mezzi pubblici? Non certo per colpa di Atm, perché in Regione si è sempre fatto poco da questo punto di vista. Bene un tavolo ma anche con la Regione". La replica del governatore lombardo Attilio Fontana non si fa attendere: "Io mi permetto solo di ricordare che per il trasporto pubblico Regione Lombardia ha investito più di 1,7 miliardi di euro per acquistare treni. Inoltre ogni anno la Regione Lombardia versa di fondi propri, ad integrazione di quelli nazionali, più di 410 milioni di fondi regionali, di questi oltre 200 vanno alla città di Milano, un fatto che suscita anche qualche malumore tra i sindaci delle altre città lombarde".

 

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