Area B attiva da oggi, ma il Sud Milano è pronto alle barricate

Petizione popolare e flashmob di protesta contro le restrizioni sulle auto inquinanti

Gli esponenti del centrodestra del Sud Milano che contestano la nuova Area B

Gli esponenti del centrodestra del Sud Milano che contestano la nuova Area B

Il Sud Milano fa muro contro la nuova Area B, in vigore da oggi sabato 1 ottobre, ma che di fatto inizierà a produrre effetti da lunedì 3 ottobre. Pronti petizione popolare ed eventuali flashmob di protesta. "Nella difficile situazione economica che attraversa il Paese rendere ancora più difficile la vita a migliaia di cittadini, nella fattispecie per le fasce più deboli, che non hanno i mezzi per sostituire gli autoveicoli più datati, è incomprensibile – spiega Pino Pozzoli, consigliere comunale di Opera e in Città metropolitana, che l’altro giorno assieme ai colleghi del centrodestra ha abbandonato l’aula dopo la decisione del sindaco di Milano di non rinviare la partenza della nuova Area B.

"I cittadini metropolitani residenti nei Comuni limitrofi, specie quelli più lontani dal capoluogo, sono ulteriormente penalizzati dalla carenza di mezzi pubblici per l’accesso in città, situazione che si aggrava ulteriormente in determinate fasce orarie". Sala, parlando da sindaco di Milano e anticipando i consiglieri, ha spiegato di essere stato votato dai cittadini milanesi per perseguire questo obiettivo. Per Vera Cocucci, capogruppo Forza Italia, in provincia non ci sono abbastanza mezzi di trasporto pubblico: "Ci sono orari di “morta” in cui non passa nemmeno un autobus o un treno a volte per ore, e i capolinea delle linee metropolitane o i principali accessi al sistema di trasporto cittadino sono all’interno dei confini comunali. Confini che dovrebbero essere membrane permeabili e che invece con provvedimenti come questo rischiano di diventare muri che separano cittadini di serie A e cittadini di serie B". "Contro questa “sinistra Ztl” lanciamo una delibera di iniziativa popolare per bloccare un provvedimento discriminatorio e inopportuno – annuncia Chiara Valcepina, consigliera comunale di Milano –. La filosofia di chi ci amministra è ormai nota: “Sei ricco? Cambi la macchina”, "Sei in difficoltà? Problemi tuoi, se vuoi girare in macchina devi pagare“. Milano deve tornare a essere la città del lavoro: una città inclusiva e vicina ai cittadini, alle famiglie e a chi non può scegliere l’ultimo modello di auto. La soluzione non sono misure da ultras ambientalisti ma rispettare gli impegni presi per infrastrutture e trasporti pubblici: completare la Metro 4, ad esempio, annunciata in pompa magna per Expo2015 e ora prevista (forse) per l’autunno 2024".

 

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