Area B, partenza con polemica

Duro scambio tra il sindaco e il presidente della Regione. Ambulanti in fibrillazione

Controlli della Polizia locale

Controlli della Polizia locale

Milano, 26 febbraio 2019 - L'accensione delle telecamere in 15 dei 187 varchi di Area B accende nuovamente la contrapposizione tra il Comune di Milano e la Regione Lombardia. E a polemizzare sono, l’un contro l’altro, il sindaco Giuseppe Sala e il governatore Attilio Fontana. è quest’ultimo a partire con il primo affondo: «È necessario individuare soluzioni che vadano incontro alle esigenze dei moltissimi cittadini fortemente penalizzati dalla politica dei divieti del Comune di Milano, contemperando la tutela dell’ambiente con il diritto alla circolazione – dichiara Fontana –. Noi abbiamo proposto, oltre agli incentivi per la sostituzione dei veicoli più inquinanti, anche strumenti come quello della scatola nera da installare sugli automezzi per monitorare le emissioni dei gas di scarico».

Il governatore prende le mosse proprio dall’approvazione, ieri nella riunione di Giunta, della delibera che avvia la sperimentazione di tale tecnologia. «Guardando più nello specifico all’attualità – aggiunge Fontana – e quindi all’entrata in funzione di Area B, non posso non ravvisare come il Comune stia ragionando più in maniera individualistica che di sistema. Senza valutare le ricadute sulla città metropolitana, della quale Sala è sindaco, e, più in generale, sulla mobilità dell’intera Lombardia». Da qui la replica via Twitter di Sala: «Il presidente della Regione Lombardia critica il provvedimento Area B. Non posso che rispondere che la mia amministrazione guarda lontano e, soprattutto, ha a cuore come i milanesi respirano. Meglio fare le cose con senso che ricercare ogni giorno il consenso». Botta, risposta e controrisposta: «È comprensibile che il sindaco guardi al proprio orto – replica Fontana –... La qualità dell’aria non può essere circoscritta ai confini daziari, né essere migliore o peggiore per censo. Sono poco interessato a inseguire il consenso non avendo appuntamenti né elettorali né di partito. Mi preoccupo anche io dei cittadini di Milano, ma anche di quelli di Sesto San Giovanni, Opera o Corsico, sui quali si rischia di scaricare il problema».

Forza Italia, invece, fa sapere di essere pronta alle vie legali, come già la Lega: «Stiamo studiando le condizioni per un ricorso» sottolinea Fabrizio De Pasquale, capogruppo in Consiglio comunale. Sempre da Forza Italia, il sottosegretario regionale Fabio Altitonante annuncia, invece, «una manifestazione per i prossimi giorni davanti ai varchi di Area B». Un «presidio permanente davanti a Palazzo Marino» è quanto promettono gli ambulanti che si riconoscono nell’Associazione Nazionale Ambulanti (Ana) «nel caso in cui – come spiega il presidente lombardo Nicola Zarrella – l’incontro in programma il 5 marzo con Marco Granelli», assessore comunale alla Mobilità. Come noto, gli ambulanti chiedono che siano estese ai diesel Euro 1 e 2 le agevolazioni già previste per i diesel Euro 3 e 4. In serata è lo stesso Granelli a fare un bilancio: «Abbiamo superato il test del primo giorno, infatti non ci sono stati problemi di traffico diversi dal solito e non si sono creati disagi in città o ai varchi della Zona a traffico limitato. Ora confronteremo tutti i dati relativi agli ingressi insieme alla Motorizzazione ma abbiamo bisogno di un po’ di tempo per elaborarli. A noi interessa lavorare con i cittadini e le imprese per vincere insieme la sfida della qualità dell’aria, della salute».

 

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