Archeologi in cammino sulle tracce dei Longobardi

Il Parco Adda Nord inaugura l’anno dei convegni itineranti con gli esperti

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di Monica Autunno

Un convegno d’apertura la prossima settimana in zona lecchese. E poi un calendario di eventi itineranti che durerà un anno. Il Parco Adda Nord inaugura l’anno "dei Longobardi": incontri e seminari per riaprire dibattito e confronto sulla presenza longobarda nell’area. Doppio intento: "Fare il punto sugli studi - così Ignazio Ravasi (nella foto), delegato alle attività culturali dell’ente - grazie al contributo di eminenti esperti in materia. E poi un sogno. Quello di raccogliere fondi per nuovi scavi e nuove ricerche". Si parte da Olginate, dunque, dove giovedì 26, alle 14.30, in Municipio, si terrà l’incontro "Insula Comacina Talk", organizzato dal Parco Adda Nord con la Fondazione Dominato Leonense e con patrocinio regionale. Insula Comacina "ovvero - spiega ancora Ravasi - la circoscrizione giuridico-amministrativa che aveva un ruolo fondamentale nel sistema organizzativo tardo antico. Siamo nel corso settentrionale del fiume Adda. Appena giunti, i Longobardi misero l’area sotto il loro controllo". Un primo confronto fra storici con relatori di fama: Marina De Marchi, archeologa e storica del Medioevo, Fabio Saggioro, archeologo e docente all’università di Verona, Andrea Breda, archeologo, Riccardo Rao storico del Medioevo all’università degli studi di Bergamo, Simona Gavinelli, paleografa all’università Cattolica di Milano, Marco Sannazaro archeologo ed epigrafista sempre alla Cattolica, ancora l’archeologo e storico medievalista Simone Sestito, il prorettore del Politecnico di Milano Giuliano Noci. Le conclusioni toccheranno all’assessore regionale Stefano Bruno Galli, il coordinamento sarà di Angelo Baronio, storico del Medioevo e coordinatore scientifico della Fondazione Dominato Leonense. Pomeriggio di studi, conclusione a tema: un rinfresco con degustazione del "Dolce del re Desiderio".

Il sito scelto per il primo incontro non casuale: proprio qui, in frazione Capiate, si trova una delle più grandi e celebri necropoli longobarde ritrovate e studiate. Ma la cartina del progetto in partenza andrà a toccare altri luoghi chiave: Cassano d’Adda, dove resti longobardi furono restituiti durante gli scavi per la Brebemi, Fara Gera d’Adda e Cornate. E naturalmente Trezzo sull’Adda, dove ritrovamenti "casuali" durante lavori edili diedero il via a metà degli anni Settanta a una lunga ed emozionante stagione di scavi e ritrovamenti. Fra gli altri quelli di cinque tombe di altissimi dignitari e di una seconda necropoli, sempre in zona San Martino. Un progetto dunque "che mira a mettere in risalto un patrimonio straordinario, a favore dell’intero territorio dei 35 comuni del Parco". L’apertura del primo convegno "longobardo" vedrà la presenza, oltre che della presidente del Parco Francesca Rota, anche di Franco Aliprandi, direttore della Fondazione Dominato Leonense, del sindaco Marco Passoni e della presidente provinciale Alessandra Hofmann.

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