Trezzano, malato e senza lavoro: "Aiutatemi"

"Facevo il magazziniere, licenziato perché svenivo. Ho bisogno di una casa dove vivere con moglie e figlia"

Giancarlo Gianfalà ha anche vissuto in auto. Ora è ospite di un b&b ad Abbiategrasso

Giancarlo Gianfalà ha anche vissuto in auto. Ora è ospite di un b&b ad Abbiategrasso

Trezzano sul Navigilo (Milano) - Una storia di difficoltà ma di voglia di farcela, di "passare questo brutto periodo e rimettermi in pista, con la mia famiglia, con un lavoro dignitoso. Dopo tanti anni penso di meritare un’occasione". Giancarlo Gianfalà compirà 50 anni a dicembre e da alcuni mesi vive in auto. È di Trezzano sul Naviglio ma si sposta fino a Corsico per stare vicino alla moglie e alla bambina, dove hanno trovato una soluzione di emergenza. "Tutti insieme non possiamo stare nella casa dove ora vivono loro – spiega senza scendere nei dettagli Giancarlo –, per questo cerco un appartamento dove poter stare tutti insieme come una famiglia, come un tempo". Il tempo in cui Gianfalà lavorava in una grande azienda ad Assago come magazziniere. Poi, i problemi di salute lo hanno gettato in una crisi sempre più grave.

«Mi hanno diagnosticato una forma di diabete che non è facile da controllare – racconta –. soffro di ipoglicemie e iperglicemie continue, in azienda avevo cominciato a svenire spesso, proprio per queste difficoltà. E così, mi hanno lasciato a casa, considerato incapace di lavorare". Eppure, secondo Giancarlo, "quello che mi servirebbe per rimettermi in piedi è un’opportunità, un lavoro, di qualsiasi tipo, un tetto sotto cui stare – allarga le braccia –. Ad aggravare i miei problemi di salute è proprio il modo precario in cui vivo: non ho un posto per tenere l’insulina al fresco tutti i giorni, anche la mia dieta ne risente, dovendo mangiare solo panini. Sono disperato, una situazione drammatica che non so come risolvere".

Le condizioni di salute sono "così critiche che l’altra settimana sono finito ricoverato in ospedale – ricorda –, mi sono rivolto al Comune di Trezzano ma più che trovare una soluzione d’emergenza in un bed and breakfast lontano, ad Abbiategrasso, non hanno potuto fare. Ho chiesto di poter accedere a una casa popolare, a un alloggio per la situazione grave in cui mi trovo". Dal Comune spiegano che "anche se non abbiamo al momento alloggi disponibili – chiarisce Sandra Volpe, assessora alle politiche sociali –, con i servizi sociali stiamo sostenendo questa famiglia in difficoltà e continueremo ad aiutarla nella ricerca di un alloggio per ricomporre la famiglia. Nel frattempo abbiamo assicurato al nostro concittadino una soluzione abitativa temporanea e lo stiamo aiutando con la domanda per le case di edilizia pubblica e per eventuali aiuti economici. Stiamo facendo tutto il possibile – assicura Volpe – secondo le regole".

 

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