Appalti sotto inchiesta, Bianchi si dimette

Il vicesindaco indagato rimette il mandato e lascia il Consiglio: "Mi sembra corretto lasciare il mio posto finché tutto non sia stato chiarito"

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di Alessandra Zanardi

Finito sotto indagine, il vicesindaco Paolo Bianchi ha deciso di fare un passo indietro e rassegnare le dimissioni, "in attesa che la magistratura faccia il suo corso". La procedura sarà formalizzata domani, ma la scelta di rimettere il mandato di consigliere comunale e vicesindaco è già stata annunciata, dallo stesso Bianchi, durante il consiglio comunale di venerdì sera. La prima seduta dopo che è balzata agli onori delle cronache l’inchiesta della guardia di finanza su un presunto giro di tangenti e appalti truccati in alcuni Comuni del Milanese, compresa Mediglia.

I fatti contestati si riferiscono all’estate del 2021, periodo nel quale Bianchi era primo cittadino; nel mirino la gara d’appalto per la ristorazione scolastica, vinta dalla Pellegrini. Se da un lato, secondo gli inquirenti, l’allora sindaco – ora indagato a piede libero – avrebbe cercato di favorire la Fabbro Food, ditta che si è poi classificata seconda, dall’altro risulta anomala una telefonata nella quale Ernesto Pellegrini, titolare dell’omonima azienda e a sua volta indagato, ringrazia Bianchi ancor prima che la gara si sia conclusa. Che l’ex presidente dell’Inter conoscesse già in anticipo l’esito favorevole alla sua società? Aspetti che andranno approfonditi nel prosieguo dell’iter giudiziario. "Sono certo che tutto si chiarirà – ha detto il vicesindaco – perché nessuna azione, nel corso del mio mandato da sindaco, è stata compiuta per danneggiare l’amministrazione, anzi, ho lavorato ogni giorno per il bene dei cittadini e del nostro Comune. Tuttavia, mi sembra corretto lasciare il mio posto, finché ogni punto di questa vicenda non sia stato chiarito".

"Ritengo giusto che tutti voi possiate lavorare al meglio – ha spiegato poi ai colleghi della maggioranza –, senza intralcio alcuno, per il bene dei nostri cittadini, che meritano un’amministrazione concentrata e attenta. Non voglio che venga anche solo rallentato il vostro lavoro". Bianchi ha quindi ringraziato coloro che in questo periodo gli hanno dimostrato vicinanza. Le sue deleghe sono state rimesse nelle mani del sindaco Giovanni Fabiano, che ha ribadito la sua fiducia nell’operato della magistratura. Fabiano ha anche ricordato che, al momento, l’indagine non ha coinvolto nessuno dei dipendenti del Comune di Mediglia, né l’assegnazione del servizio di refezione è stata messa in discussione.

Sono queste le ricadute politiche di una vicenda esplosa il 3 maggio con l’esecuzione, a vario titolo, di undici arresti. Tra le persone finite in carcere ci sono anche Carmelo Sparacino, rappresentante della Fabbro Food, e la dietista Antonietta Monteleone, commissario in alcune gare d’appalto.

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