Riapertura dei Navigli, i cittadini: "Sì all'acqua, ma tutelate il verde"

Il dibattito pubblico incentrato sul futuro della conca di Viarenna

Rendering Navigli

Rendering Navigli

Milano, 18 luglio 2018 - Acqua da via Marco d’Oggiono fino alla Darsena. L’ultimo tratto da riaprire, il quinto, è stato al centro del dibattito pubblico ieri all’Emit Feltrinelli di piazzale Cantore. Circa cento, i cittadini presenti. La premessa è che in questo luogo è ancora visibile un’importante traccia dei Navigli storici: la conca di Viarenna. I timori dei cittadini sono legati soprattutto al futuro degli alberi e dei giardinetti. «Sono molto scettico – sottolinea Dario Di Lorenzo –, non solo perché è previsto il taglio di alberi ma anche perché non vorrei ritrovarmi sotto casa una movida incontrollata». Per contro Alberto Crucitti, che dalla Darsena è «scappato», come dice lui stesso, «per il caos», ora vorrebbe tornare. «E magari prendere casa vicino ai futuri Navigli», rivela. Insomma, platea che si spacca. Come è capitato anche nelle puntate precedenti. Il progetto in questo tratto prevede un flusso d’acqua di circa 260 metri, la rimessa in funzione della conca storica, la realizzazione di un laghetto e la creazione di un nuovo alveo come cucitura al bacino della Darsena.

In questo ultimo tratto, il Naviglio avrà una larghezza variabile tra 6,50 e 13 metri e acqua che scorre a circa 2,50 metri dal livello della strada. Attorno aumenteranno gli spazi destinati ai pedoni; non mancherà un sottopasso pedonale che collegherà la Darsena a via Gabriele D’Annunzio. E poi «la soluzione progettuale – si precisa nella presentazione – rispetta la forte connotazione verde della zona e ne prevede, per quanto possibile, il mantenimento: l’alveo del Naviglio si adegua quindi alla presenza delle alberature di maggior pregio presenti». Elena Grandi, vicepresidente del Munipio 1, sottolinea che «conosciamo le problematiche. Le alberature verranno in parte preservate e in parte ripiantate». Quanto agli spazi per i cani, ribadisce che «abbiamo appena approvato una sperimentazione: cani liberi in determinate fasce orarie». 

«Nella Conca di Viarenna – evidenzia l’assessore alla Partecipazione Lorenzo Lipparini – possiamo vedere le tracce del Naviglio di un tempo. Questo progetto è un tassello in più, nel complessivo disegno che riguarda le vie d’acqua lombarde. Oltre il Comune, oltre la Città metropolitana. Questo non è un intervento cartolina, nostalgico, per turisti: sarà un’infrastruttura nuova, con radici antiche, utile per il benessere della città. Anche solo la vendita delle acque pulite per irrigare i campi a sud di Milano, ripagherà». Oggi, alle 17.30, si parlerà anche di questo all’incontro in Sala Alessi a Palazzo Marino organizzato dall’associazione “Riaprire i Navigli”. 

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