Francesco Russotti, 81enne quasi omicida: "Le davo 50 euro ogni lunedì. Voleva soldi"

L'anziano ha ferito l’ex compagna del figlio, morto di cancro: "Mi portava via tutto per lo spacciatore. Senza rendermene conto l’ho colpita"

I carabinieri davanti all’ingresso dello stabile di via Cogne 7

I carabinieri davanti all’ingresso dello stabile di via Cogne 7

Milano - «In cucina c’è un portacoltelli e ne ho preso uno. Lei era in bagno. Senza rendermene neanche conto, con il coltello le ho dato un colpo, due colpi: non so quanti colpi le ho dato. Mi dispiace. Mi chiama papà, non lo so perché. Mi ricordo che mentre la portavano via mi diceva: “Papà, che cosa hai fatto?”. Per me come una figlia è stata". A parlare è Francesco Russotti, l’ottantunenne arrestato l’altra notte dai carabinieri per il tentato omicidio della cinquantaquattrenne Tiziana M., ancora ricoverata in condizioni critiche al Niguarda.

Nelle spontanee dichiarazioni che ha deciso di mettere a verbale in caserma, l’anziano ha provato a spiegare ai militari del Nucleo operativo della Compagnia Magenta, guidati dal capitano Nicola De Maio, i motivi che lo hanno spinto a ferire l’ex compagna del figlio, stroncato due anni fa da un male incurabile. «È tre mesi e mezzo quasi – ha spiegato – che ospito Tiziana. Lei abitava in zona San Siro prima di essere sfrattata. Lei mi ha chiesto aiuto e io le ho dato la disponibilità della cameretta. Io per 7 anni le davo 50 euro ogni lunedì per aiutarla e in più per i medicinali che servivano a lei le davo dai 50/60 ai 100/110.

"Lei mi diceva bugie, perché io mi sono reso conto che li spendeva per altre cose". Probabilmente per procurarsi alcol e droga, visti i conclamati problemi di tossicodipendenza. "Stasera ( martedì sera, ndr ) lei mi ha dato dell’infame perché avevo chiamato la polizia o i carabinieri nei giorni scorsi", ha aggiunto l’ottantunenne, che ha problemi di deambulazione e che in passato ha dovuto fronteggiare gravi problemi di salute. In effetti, risultano due interventi recentissimi, per liti tra i due, il secondo dei quali nel pomeriggio di martedì. La discussione è andata avanti nel corso della serata, facendosi sempre più accesa: "Mi diceva che mi portava via tutto per dare le mie cose allo spacciatore. Mi sequestrava anche il cellulare".

"Mi ha venduto anche due o tre televisori. Questo ultimo televisore che avevo in casa voleva venderlo per 20/40 euro". La donna, stando a quanto riferito da Russotti, ha spaccato uno specchio, buttato cuscini dal balcone e rotto alcuni bicchieri. Il raid attorno all’1.30: "Dopo questi fatti, ho preso un coltello e l’ho colpita in bagno". Tiziana, trafitta all’addome, ha comunque trovato la forza di uscire di casa e di scendere al piano di sotto per citofonare ai vicini: i soccorritori l’hanno trovata lì sul pianerottolo, in un lago di sangue.

L’ottantunenne, che ha un tutore legale ed è seguito dal Cps della zona, è rimasto nel suo appartamento: ha chiamato il 112 e confessato quanto appena fatto; poi ha telefonato al fratello. Al’arrivo dei carabinieri del Radiomobile e della Compagnia Magenta, ha confermato tutto, dicendo di aver lasciato il coltello in camera da letto: "Ero esasperato, non ce la facevo più a sopportarla".

 

 

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