Ex Mercato del pollame, anziani sotto sfratto: "Resteremo a casa nostra"

Tutto rinviato al 3 agosto

Egidio Berretta e la moglie Andreina in via Maspero dal 1969

Egidio Berretta e la moglie Andreina in via Maspero dal 1969

Milano, 1 luglio 2018 - «Siamo ancora a casa nostra: sfratto rinviato al 3 agosto. Spero che per quella data verrà trovata una soluzione. Intanto, io e mia moglie Andreina ringraziamo tutti coloro che si sono dati da fare per noi: dai nostri vicini al sindacato Unione Inquilini che hanno organizzato un presidio sotto casa per impedire lo sfratto», previsto giovedì mattina.  A parlare è Egidio Berretta, 75 anni, residente da quasi mezzo secolo in un alloggio di via Maspero, vicino viale Molise, sopra l’ex mercato dei polli (avicunicolo). Lui e la moglie Andreina, che di anni ne ha 74, fanno parte delle 12 famiglie residenti in questo complesso, in passato di proprietà del Comune e ora della Sogemi.

Gli inquilini dovranno andare via in vista della riqualificazione del luogo e da tempo è stato aperto dal Comune un tavolo di confronto e di trattativa per evitare «situazioni traumatiche per gli inquilini», ha sottolineato su queste pagine l’assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti. «Abbiamo trovato una soluzione, o la stiamo trovando, per tutti coloro che hanno i requisiti per accedere all’Erp», per risiedere cioè in un alloggio di edilizia residenziale pubblica. I coniugi Berretta sono gli unici, tra le famiglie rimaste, a non avere i requisiti. Nonostante il signor Egidio sia invalido al cento per cento. E sono gli unici a non avere una sistemazione alternativa. La richiesta di una casa in deroga alla graduatoria, presentata dal sindacato Unione Inquilini, è stata rigettata. «C’È un problema interpretativo della legge: il signor Berretta non può avere una casa perché non ha assistenza domiciliare continuativa; eppure ha una malattia invalidante e questa dovrebbe essere una condizione sufficiente.

Il problema non riguarda solo i Berretta. Stiamo sollecitando il Comune: occorre trovare un parco di alloggi non Erp per tutte le situazioni di emergenza», evidenzia Bruno Cattoli, segretario generale del sindacato. Intanto, lo sfratto è stato rinviato. «Sono felice», dice il signor Berretta, che vive in via Maspero dal 1969 insieme alla sua Andreina. «Allora abitavamo a Melzo ma io lavoravo come bidello in una scuola di Milano e così abbiamo fatto richiesta di una casa al Comune per poterci trasferire». E sono entrati in via Maspero con un contratto. Poi, dopo il 1980, quando la gestione dell’area è passata a Sogemi, i contratti non sono stati rinnovati. E tutte le famiglie (alcune residenti nel complesso dagli anni Trenta e Quaranta) sono diventate formalmente “abusive”. L’unione è rimasta: «Siamo una grande famiglia».

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