Ex Mercato del pollame, anziani sotto sfratto: "Aiutateci"

Oggi l'ufficiale giudiziario. Protesta in vista

Egidio Berretta e la moglie Andreina in via Maspero dal 1969

Egidio Berretta e la moglie Andreina in via Maspero dal 1969

Milano, 28 giugno 2018 - Vivono nelle case sovrastanti l’ex mercato dei polli (avicunicolo) tra le vie Lombroso, Maspero e Vismara. Sono 12 famiglie “sotto sfratto”, alcune residenti nel complesso dagli anni Trenta e Quaranta, in attesa di trasferirsi in case popolari. Ma per una di loro, che non ha i requisiti per vivere in un alloggio di edilizia residenziale pubblica, il futuro è incerto: oggi a casa del signor Egidio Berretta, ultrasettantenne invalido, busserà l’ufficiale giudiziario. Insieme alla moglie Andreina Pedretti vive in via Maspero dal 1969, in un alloggio in cui ha cresciuto i figli e in cui ora spalanca le porte ai nipotini.

«Siamo arrivati qui da Melzo – racconta –. Lavoravo come bidello in una scuola di Milano, così avevamo fatto richiesta di una casa al Comune per poterci trasferire. E ci è stata assegnata in via Maspero». In quella casa vive da quasi mezzo secolo. E se lo sfratto dovesse essere portato a termine, lui e la sua Andreina non avrebbero al momento una sistemazione alternativa. Perché, gli sfratti? Perché tutti gli inquilini che vivono in quel complesso, e che avevano regolari contratti, si sono trasformati in “occupanti senza titolo”: i contratti non sono mai stati rinnovati dopo che il Comune ha ceduto la gestione dell’area a Sogemi. Era il 1980. Una questione finita in Tribunale. Sogemi ha ottenuto i titoli per allontanare gli inquilini in vista della riqualificazione di tutto il complesso. Nel frattempo, il Comune - sollecitato dal Comitato inquilini Mercato pollame, coordinato da Livianna Didio - sta supportando gli abitanti, tutti soggetti fragili, molti anziani e invalidi, in vista di trasferimenti. Molti, con tutta probabilità, si sposteranno in appartamenti popolari di via Del Turchino, nello stesso quartiere. La condizione del signor Berretta, però, è complessa.

«Da tempo – sottolinea l’assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti – abbiamo aperto un tavolo di confronto e di trattativa per evitare che la proprietà, Sogemi, determinasse una situazione traumatica per gli inquilini, che ha coinvolto anche il sindacato Unione inquilini e tre assessori (oltre a Rabaiotti, Tasca e Majorino, ndr). È stato definito un accordo con Sogemi rispetto alle procedure già avviate, di tipo amministrativo e giuridico. Quanto alla possibilità di assegnare case Erp, fermi restando i limiti imposti dalla legge regionale, abbiamo aperto tutte le finestre possibili, verificando anche percorsi in deroga. Infatti, abbiamo trovato una soluzione, o la stiamo trovando, per tutti gli inquilini che hanno i requisiti per accedere all’Erp». Il signor Berretta è l’unico che non ha un’alternativa: la richiesta di una casa in deroga alla graduatoria presentata dal sindacato Unione Inquilini, vista la sua particolare condizione di salute, è stata rigettata. «Perché – sottolinea Bruno Cattoli, segretario generale di Unione Inquilini – il signor Berretta non ha assistenza domiciliare continuativa. Ma la casa in deroga può essere assegnata indipendentemente da questo; siamo di fronte a un problema interpretativo della legge e ci stiamo battendo per una soluzione». Intanto il Comune, fanno sapere gli uffici, verificherà se esistono altre possibilità. Oggi, data dello sfratto, in strada protesteranno Unione Inquilini e Comitato inquilini Mercato pollame. Tutti uniti per i signori Berretta.

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