Antinfluenzale dal 28 ottobre, ci sarà un portale

Per chi ha diritto al vaccino gratis, dal medico già la prossima settimana. Stop alla doppia iniezione in farmacia

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di Giulia Bonezzi

La campagna antinfluenzale vera e propria inizierà il 28 ottobre: a partire da quel giovedì, ha spiegato ieri una nota della Direzione Welfare della Regione, sarà possibile prenotare il vaccino dall’influenza stagionale "su una piattaforma informatica dedicata, nel centro vaccinale più vicino". Vale solo per le categorie alle quali l’antinfluenzale è offerto gratuitamente dallo Stato, dettagliate in una circolare del Ministero della Salute dello scorso 8 aprile: ultrasessantacinquenni, persone fragili per qualche patologia, donne in gravidanza e, dall’anno scorso, anche bambini dai sei mesi ai sei anni, oltre a una serie di categorie professionalmente più esposte come sanitari, forze dell’ordine, allevatori.

"Dalla metà di ottobre", dunque dalla prossima settimana dato che non lavorano nel weekend, "partirà comunque in via prioritaria la somministrazione del vaccino antinfluenzale presso gli ambulatori dei medici di medicina generale che aderiscono alla campagna, mediante l’organizzazione delle proprie agende e l’adesione dei propri pazienti", si legge nella nota. Anche questo, precisano dalla Regione, vale per i destinatari del vaccino gratuito che abbiano un medico che aderisce alla campagna (gli altri vanno come sempre nei centri vaccinali), benché il presidente dell’Ordine di Milano Roberto Carlo Rossi denunci che ci sono "le stesse problematiche dell’anno scorso" riguardo agli studi "troppo piccoli, manca il distanziamento". E questo varrà anche per i solventi, cioè le persone che non rientrano nelle categorie alle quali è offerto l’antinfluenzale ma possono acquistarlo in farmacia e farselo iniettare dal proprio dottore a pagamento, si spera con meno difficoltà dell’anno scorso quando la corsa all’unico vaccino allora disponibile nel primo autunno di pandemia (l’antinfluenzale) generò una penuria che lasciò i privati a bocca asciutta. Quel che è certo, chiariscono a scanso di equivoci dalla Regione, è che per il momento la co-somministrazione dell’antinfluenzale insieme alla terza dose di antiCovid nei centri vaccinali è riservata unicamente agli ultraottantenni che vanno a fare il richiamo a sei mesi e agli immunodepressi che ricevono l’iniezione "addizionale" ad almeno 28 giorni dall’ultima, prenotandosi sul portale o al call center di Poste.

Mentre "è sospeso", confermano dalla Regione, il progetto di offrire agli over 80 il "booster" di antiCovid anche in farmacia: le prenotazioni dovevano partire l’altro ieri, le iniezioni tra lunedì e mercoledì prossimi in 668 presìdi (anche se in seguito, a quanto si apprende, le adesioni si erano assottigliate a circa 200), ma, come aveva anticipato Il Giorno, le nuove indicazioni arrivate lo scorso venerdì sera dal Ministero della Salute, che impongono di utilizzare unicamente Pfizer per il "booster" a sei mesi, hanno costretto la campagna lombarda a rinunciare, per il momento, al coinvolgimento dei farmacisti, che avrebbero somministrato il più “maneggevole“ Moderna, escluso solo per quanto riguarda le terze dosi a sei mesi fino all’eventuale via libera dell’Ema.

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