
Il cantiere per l'installazione dell'antenna
Inzago (Milano) – La nuova antenna per il 5G a pochi metri dalle finestre, cittadini sul piede di guerra, “timori per la sicurezza, e deprezzamento sicuro delle case: si cerchi una collocazione alternativa”. A gelare le speranze un faccia a faccia, non privo di momenti di tensione, con l’amministrazione comunale, l’altra sera, al teatro Il Giglio. La giunta ai cittadini: “Non possiamo raccontare bugie. Non ci sono aree alternative con le caratteristiche richieste. E indietro non si torna”.
Il tempo peraltro stringe: l’impianto, realizzato da Inwit con Tim e Vodafone e finanziato dal Pnrr deve essere pronto nei tempi stabiliti. Il cantiere in via Padre Reginaldo Giuliani, nella zona del paese a sud della Padana superiore, è partito con la posa dell’enorme plinto. Nelle prossime settimane i lavori entreranno nel vivo. La vicenda è “esplosa“ un paio di settimane fa, quando i residenti della via, una mattina, si sono trovati recinzione, escavatore e operai davanti casa. L’iter per l’installazione dell’antenna, che sarà alta circa 34 metri, era partito alla fine del 2023.
Solo nel novembre 2024 l’intero faldone, e l’individuazione dell’area, hanno però avuto il semaforo verde di Arpa. Sul palco del Giglio il sindaco Andrea Fumagalli e il vice Carlo Maderna, l’intera giunta, i responsabili dell’ufficio tecnico. Slides a presentare l’iter sino a oggi, con zoom sul nodo scorsoio: l’ubicazione. Ci si è arrivati, così nell’illustrazione, per esclusione, e sulla scorta di indicazioni ferree: serviva un’area verde comunale, immediatamente disponibile, libera da vincoli, già con opportuna destinazione.
Di esclusione in esclusione (per vincoli, per diversa destinazione, per posizione non consona), eccoci al “triangolo rosso“ sull’area verde di via Giuliani, a pochi passi da un quartiere residenziale in crescita e quasi a ridosso di uno dei palazzi. Impossibile persino andare “qualche metro più in là”, per via di altre fasce di rispetto assortite, incluse quelle a servizio di un nuovo (e a sua volta contestato) rondò previsto dal Pgt. Rabbia alle stelle, qualche scambio al veleno, richieste a raffica: “È davvero troppo vicina”. “Cancellate il rondò e spostate l’antenna”. “E il valore di casa mia?”. Qualche residente ha già scelto le vie legali. “La pratica è stata istruita dagli uffici, ogni aspetto è stato sviscerato e c’è una normativa di riferimento – replica il sindaco – cui dobbiamo attenerci”.