Tutti 10 in pagella, come si fa? "Basta studiare tre ore al giorno"

Anna Giancontieri della classe V E ha appena chiuso l’anno scolastico al classico Beccaria con una media stratosferica

Anna Giancontieri

Anna Giancontieri

Milano, 16 giugno 2017 - Un «supercervello» al liceo statale Cesare Beccaria. Anna Giancontieri della classe V E ha appena chiuso l’anno scolastico al classico di via Linneo con una media stratosferica: dieci. In tutto l’Istituto solo due maturande, lei e Bianca Rugginini, hanno raggiunto il massimo dei voti nelle tredici materie del «cursus studiorum». La 18enne Anna eccelle in italiano e matematica. È bravissima in scienze e in filosofia. Le difficoltà del greco o del latino? Non le conosce. Ma non è un “topo da biblioteca” che passa giorno e notte a sottolineare e ripetere. «Fino all’anno scorso ero agonista di nuoto – spiega –. Quest’anno, a causa della maturità, ho dovuto diminuire il numero degli allenamenti. Ma alle nuotate in piscina non rinuncio. È il mio modo per rilassarmi». Non a caso ha ottenuto il voto più ambito anche in scienze motorie.

Anna, quante ore passi china sui libri?

«Non molte. Studiare mi è sempre piaciuto, sin da piccola. Quest’anno a tutti gli studenti era richiesto un impegno superiore in vista dell’esame di maturità. In media mi applico per tre ore al giorno, dalle 15 alle 18».

Solo?

«Il segreto per assorbire concetti è stare attenti alle lezioni in classe. Così si ottimizza il tempo. Quando si torna a casa occorre non perdere concentrazione, facendosi distrarre da tv o cellulare».

Il 21 giugno parte la maturità classica con il tema. Poi versione, terza prova e orali. Sei preoccupata? Dalla tua voce «zen» non sembra…

«Di carattere sono tranquilla. Riesco a mantenere una certa freddezza. Agitarsi prima di un esame non è mai performante».

Integratori a ginseng, gingko biloba o cose simili?

«Mai usati. Piuttosto è utile prendersi qualche pausa quando non si riesce più ad assimilare».

Vivi sulla tua pelle la «solitudine dei numeri primi»?

«Il contrario (ride). Non avrei raggiunto certi risultati se al Beccaria non avessi respirato, per 5 anni, un clima sereno. Da noi c’è una bella collaborazione fra alunni e docenti, anche fra noi compagni. Non sono mai stata emarginata dal gruppo in quanto “secchiona”. Piuttosto mi sono messa a disposizione degli altri quando potevo dare una mano e questo ha rinforzato i legami. Siamo amici, non solo compagni di classe».

Amicizie reali o virtuali?

«Uso i social network solo per mantenere i contatti di chi ho conosciuto in vacanza e ora abita lontano. Con la mia compagnia ci si vede in centro, non certo dietro uno schermo...».

Materie preferite?

«Sembrerà strano ma mi appassionano tutte. Da grande però ho già deciso per una carriera nel mondo scientifico. Mi iscriverò alla facoltà di biotecnologie. Voglio fare la ricercatrice».

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