Anna Frank come Greta Thunberg: polemica sul sindaco Sala

Il primo cittadino di Milano avalla un paragone tra la deportata e l’ambientalista. Il centrodestra lo critica. E lui rettifica con una lettera alla comunità ebraica

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala

Milano, 23 gennaio 2021 -  Gli propongono un paragone tra la deportata Anna Frank e l’ambientalista Greta Thunberg, lui lo avalla e scoppia la polemica. Non solo passate inosservate le dichiarazioni di giovedì pomeriggio del sindaco Giuseppe Sala ai microfoni di Rai Documentari, durante le riprese al Piccolo Teatro dell’anteprima del docu-film “AnneFrank. Vite parallele’’, in onda oggi in seconda serata su Rai1, in prima visione. Il primo cittadino ha risposto così a una domanda che già conteneva il confronto tra "due donne coraggiose" come Anna, autrice dei celebri “Diari’’ scritti quando si nasceva dai nazisti ad Amsterdam, e Greta, la paladina dell’ambiente che grazie alla sua protesta davanti al parlamento svedese ha mobilitato milioni di giovani in tutto il mondo: "Penso che Anne (come la chiamavano, ndr ) sia stata un’anticipatrice della presenza femminile in così giovane età. Viene naturale pensare a Greta Thunberg perché sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice che c’è e si arriva a un risultato simile".

Parole che non sono piaciute ad alcuni esponenti del centrodestra, che hanno ritenuto improprio il parallelo tra la Frank e la Thunberg. Il primo a dar fuoco alle polveri della polemica, ieri mattina, è stato il consigliere comunale di Milano popolare Matteo Forte: "Sala ha paragonato una tredicenne deportata a Bergen-Belsen con un’adolescente strumentalizzata da adulti che, sulle sue banalità ambientaliste, ci speculano elettoralmente. Frank era una ebrea perseguitata dal nazismo, mentre la povera Greta è, suo malgrado, invitata e celebrata in tutto il mondo quale promotrice di un sorta di millenarismo secolarizzato e politicamente molto orientato. È del tutto evidente che quello di Sala è un paragone che insulta la memoria di chi la persecuzione l’ha vissuta e l’intelligenza di tutti noi".

Il capogruppo di FI a Palazzo Marino Fabrizio De Pasquale rincara la dose: "A pochi giorni dalla giornata della Memoria, il sindaco di Milano ha espresso un paragone vergognoso e imbarazzante su Anna Frank, banalizzando la immane tragedia della Shoah. Credo debba chiedere scusa alla Comunità ebraica milanese". Anche la commissaria cittadina degli azzurri, Cristina Rossello, osserva: "Ci sono nomi e situazioni che non possono essere profanati". Poi è il turno del commissario milanese della Lega Stefano Bolognini: "Paragonare Greta Thunberg ad Anne Frank è un oltraggio alla memoria. Le frasi di Sala sono gravissime e offendono la memoria di milioni di persone. Il sindaco chieda subito scusa".

Già a mezzogiorno , intanto, Sala rende noto il testo di una lettera appena da lui inviata al presidente della Comunità ebraica di Milano Milo Hasbani: "È più che evidente che non ci fosse la volontà da parte mia di fare un paragone, che del resto non avrebbe alcun senso, tra il dramma della Shoah e le vicende politiche dell’oggi. Si parlava di coraggio di giovani donne e il giornalista mi ha portato sull’attualità, facendo un riferimento a Greta. Lo ribadisco con chiarezza: il dramma della Shoah è tragicamente unico e non esiste paragone possibile".

Il sindaco , poi, ricorda nella missiva "la grande e profonda attenzione" che il Comune ha dimostrato negli ultimi cinque anni sulla Memoria della Shoah: "L’avvio del progetto delle pietre d’inciampo, la valorizzazione del Giardino dei Giusti al Monte Stella, la valorizzazione del Memoriale della Shoah, il progetto Milano è Memoria, la marcia con Liliana Segre e la testimonianza a Palazzo Marino di Piero Cividalli, ultimo superstite Italiano della Brigata Ebraica".

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