Fiori, lacrime e applausi: l'ultimo saluto al 18enne Andrea Masi

Il giovane di Cislago è morto in un incidente sul lavoro al centro commerciale Portello, a Milano

Andrea Masi, morto in un incidente sul lavoro

Andrea Masi, morto in un incidente sul lavoro

Milano, 10 novembre 2018 - Tante, tantissime foto di Andrea Masi, da piccolo, a scuola mentre gioca, mentre è in vacanza, sono state scelte dagli amici e dal fratellino Christian per salutare il 18enne morto nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre mentre lavorava su un impianto di fibre ottiche nel centro commerciale Portello. Ieri pomeriggio, a Cislago, il Comune in cui viveva il ragazzo, davanti alla chiesa in piazza Toti si è ben presto creato un letto di fiori bianchi, dalle rose alle orchidee, inviati dai colleghi di lavoro, dagli ex compagni di scuola e dai parenti per accompagnare l’addio di Andrea. Ma non solo. La recinzione della vicina scuola dell’infanzia è stata usata per raccogliere cartelloni e un maxi striscione.

Toccante il messaggio di Gaia, amica d’infanzia e quello del fratellino Christian e il maxi collage di foto su cartoncini colorati. Fiori bianchi sulla bara dello stesso colore anche in chiesa che non è riuscita a contenere gli oltre 400 presenti. Stretti intorno alla famiglia, i parenti, gli amici ma anche il sindaco Gian Luigi Cartabia. Nella sua omelia, don Maurizio Restelli, il parroco, ha sottolineato «il grande valore di Andrea per la nostra comunità, per la sua famiglia, per gli amici». «Per questo – ha aggiunto – accettare la sua perdita è ancor più difficile. Ci è stato strappato via ma la preghiera può aiutarci». Al termine della messa tanti ricordi letti in chiesa tra lacrime e applausi. Quello del migliore amico Matteo, dei coetanei e degli zii. E don Maurizio Restelli: «All’apparenza era un duro ma aveva un cuore generoso, sensibile e disponibile lo si vedeva anche dalla grande tenerezza con cui si rapportava al nonno». In tutti lo sgomento per la perdita improvvisa: «Mentre noi facevamo festa tu sei morto facendo quel lavoro a cui tenevi tanto».

«Anche in questo si vedeva la tua maturità e la tua voglia di autonomia», ha concluso il parroco. Quando la bara ha lasciato la chiesa, sulle note dell’Hallelujah di Leonard Cohen, gli amici hanno lanciato palloncini bianchi e gialli prima di stringersi nell’abbraccio alla famiglia. Sul tragico incidente costato la vita ad Andrea sta indagando la polizia: quella notte, il 18enne, posizionato su una piattaforma elevatrice manovrata da un collega, sbattè la testa contro lo stipite superiore, perdendo i sensi e cadendo a terra.

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