Ancora vandali alla casa di Manzoni: "I writer attaccano il centro storico"

Scritte sui muri dell’edificio settecentesco: è la terza volta dopo 2014 e 2016. Minoletti: nascono nuove crew

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Ancora nel mirino. Per la terza volta nel giro di otto anni. Ieri mattina diverse scritte con vernice bianca sono comparse sui muri di via Visconti di Modrone 16, l’edificio che ha visto nascere Alessandro Manzoni il 7 marzo 1785: tra le tag che si riconoscono, c’è anche quella di "Ranek". Come detto, non è la prima volta che quei muri vengono deturpati: era già accaduto nel 2014 e nel 2016. Ci risiamo. "Purtroppo notiamo una forte recrudescenza del graffitismo vandalico, con la nascita di nuove crew e nuovi writer – lancia l’allarme Fabiola Minoletti, studiosa del fenomeno e vicepresidente del Coordinamento dei comitati milanesi –. È il caso di Ranek, che ha colpito la casa natale del Manzoni e sta imbrattando in maniera seriale e continua tutto il centro storico".

Costruito nella prima metà del diciottesimo secolo, ecco la descrizione dell’edificio nella nota dell’archivio dei Beni culturali della Lombardia: "Palazzetto modesto con fronte semplice, a tre piani. Le finestre del primo e secondo piano a contorno d’intonaco. Fu rimaneggiato più volte nel corso dei secoli, per cui più resta degli originari interni". Il nuovo attacco allo stabile di via Visconti di Modrone riaccende l’attenzione sui raid dei writer vandalici, che, secondo gli esperti, stanno crescendo negli ultimi mesi. Non solo alla casa del Manzoni, ma anche in altri quartieri sia del centro che della periferia: attacchi che spesso deturpano in maniera pesante le facciate dei palazzi e che non di rado costringono proprietari e amministratori di condominio a esborsi imprevisti e tutt’altro che limitati per ripulire i muri dalla vernice. Nicola Palma

Marianna Vazzana

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