Analisi dei dati per leggere presente e futuro

Clelia

Di Serio*

La pandemia ha reso evidente, come mai prima, l’importanza di un approccio critico e informato alla straordinaria mole di dati a nostra disposizione, alla loro provenienza e ai metodi che li generano. E ancora l’emergenza sanitaria ha evidenziato come statistica e società siano intrinsecamente legate. L’analisi dei dati, infatti, se opportunamente spiegata, aiuta a comprendere meglio quali siano le evidenze scientifiche sulle quali si basano determinate politiche sanitarie. Nella nuova fase che stiamo vivendo, è chiaro che l’analisi non può prescindere da altre tematiche di natura sociale ed economica: i dati ci restituiscono, infatti, informazioni circa i risvolti psicologici della pandemia che determinano comportamenti individuali e tendenze sociali. E la statistica permette di formulare previsioni di ripresa più corrette, prediligendo alcune scelte di politica economica a discapito di altre.

La comunicazione su temi sanitari delicati e sulle loro implicazioni a diversi livelli, si rivela pertanto molto complessa. È necessario che i professionisti della divulgazione e della comunicazione siano adeguatamente formati per sviluppare competenze quali-quantitative inerenti al pensiero statistico, al processo di generazione dei dati, alla loro interpretazione, nella consapevolezza dell’impatto sociale. Con questo primario obiettivo, l’Università Vita-Salute San Raffaele ripropone per il secondo anno consecutivo la Spring School in Data Journalism, rivolta a giornalisti, professionisti del settore e studenti di qualsiasi ateneo. Abbiamo pensato a questo breve ma intensivo percorso come necessario nel panorama italiano della comunicazione e del giornalismo, in cui c’è ancora, purtroppo, una scarsa cultura del dato.

*Professore di Statistica

Medica ed Epidemiologiapresso Unisr

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