Paola Severini
Melograni
Cara Paola,sono la moglie di un malato di Alzheimer. Sono una donna davvero provata. Mio marito ha cominciato a manifestare i primi sintomi 5 anni fa ed ora la situazione è davvero degenerata. Non posso lasciarlo solo nemmeno un minuto. Ho letto proprio ieri che ci sarebbe uno spray nasale che può dare un qualche aiuto ma il suo medico curante dice che è ancora allo studio.Cosa mi consiglia? Ernesta
S ignora Ernesta cara, ho letto anche io di questa ricerca curata da scienziati del Besta e dell’Istituto Mario Negri (tutte e due queste eccellenze sono a Milano) e ho chiesto al professor Garattini (che il Mario Negri lo ha fondato) un po’ di spiegazioni.Prima di tutto però vorrei precisare per chi ci legge che le malattie mentali degenerative in Italia coinvolgono più di un milione di persone e che i malati diagnosticati di Alzheimer sono 600mila. Un numero enorme che interessa quindi anche le famiglie con 3milioni di italiani che ne pagano il prezzo di sofferenza a vario titolo.È la malattia degli anziani (anche se ci sono casi in età giovane). La molecola che dovrebbe impedire la formazione delle placche e dei filamenti al cervello che ostacolano i collegamenti neuronali potrebbe essere insufflata dal naso( così arriverebbe velocemente) ma,per ora mancano gli studi sull’uomo e soprattutto l’autorizzazione del comitato etico nazionale.Perché i tempi sono così lunghi visto l’emergenza tanto importante?Io lo ignoro ma credo che se le associazioni dei pazienti e dei loro familiari si organizzassero per fare pressione forse avremmo i permessi di sperimentare in tempi più brevi.Proprio in questi giorni ( il 21 settembre) verrà celebrata la 14esima giornata mondiale di questa terribile malattia. Le ricordo anche che può trovare sollievo e aiuto rivolgendosi alle associazioni delle famiglie dei pazienti e ai Bar Alzheimer presenti in città.un abbraccio. Sua Nonna Paola
mail: severini.paola@gmail.com
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