Altri quattro immobili milanesi sono stati inseriti nell’elenco comunale degli immobili definiti "patrimonio edilizio dismesso con criticità". Si tratta dei palazzi di via Lampedusa 11A, di via Socrate 15-via Pitagora 18, di via Grazzini 15 e di Trentacoste 7. L’elenco è contenuto in una proposta di deliberazione consiliare analizzata ieri pomeriggio durante la commissione Rigenerazione urbana di Palazzo Marino. L’inserimento delle proprietà nell’elenco consente l’applicazione ad essi della legge regionale 12 del 2005, la quale prevede l’inserimento nell’elenco degli immobili che "da almeno un anno risultano dismessi e causano criticità per uno o più dei seguenti aspetti: salute, sicurezza idraulica, problemi strutturali che ne pregiudicano la sicurezza, inquinamento, degrado ambientale, urbanistico-edilizio e sociale".
L’immobile di via Lampudusa 114 è della Fondazione Empam ed è stato segnalato all’amministrazione comunale lo scorso 9 febbraio. Risulta in stato di abbandono dal 2016, contiene materiali in amianto e è in avanzato stato di degrado sia all’esterno sia all’interno a causa di infiltrazioni d’acqua, infissi rotti, presenza di volatili e occupazioni abusive. I palazzi limitrofi di via Socrate 51 e di via Pitagora 18, di proprietà di Nuova Ciribiciaccola srl, sono stati indicati al Comune per le condizioni critiche lo scorso marzo. Anche in questo caso si segnala la presenza di infiltrazionie intonaci danneggiati,
Lo stabile di via Grazzini 15, invece, è di proprietà di Marpos srl (venditrice) e Savills Sgr Spa (acquirente) ed è descritto in avanzato stato di degrado dell’involucro, degli elementi interni e degli impianti. Il quarto e ultimo impianto inserito nell’elenco comunale degli immobili definiti "patrimonio edilizio dismesso con criticità" è quello di via Trentacoste 7, di proprietà della Gsm srl, in cui si segnalano distacchi di materiale e degrado per atti di vandalismo dovuto a occupazioni abusive.
M.Min.
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