Alpha Servizi avvia settantuno licenziamenti

La dununcia dei sindacati: il gruppo che opera per Masotina apre la procedura. Il sindaco: contatteremo società e parti sociali

di Francesca Grillo

Procedura di licenziamento collettivo aperta per 71 persone da Alpha Servizi srl, gruppo che opera per Masotina spa. Lo denunciano i sindacati di Cgil Filcams Milano e Cisl Fisascat: "Un atto che penalizza decine di famiglie – sottolineano le sigle –. Il 30 maggio la società ha ufficializzato l’esubero e il licenziamento collettivo di circa il 50% della forza lavoro, su un organico complessivo di 140 lavoratrici e lavoratori". Secondo i sindacati, la procedura di licenziamento riguarda 51 dipendenti a tempo indeterminato e altri 20 lavoratori con contratto a termine. "Durante il primo incontro, i sindacati hanno chiesto il ritiro immediato della procedura – aggiungono –, palesando la necessità di comprendere come un’attività così strategica, finalizzata al recupero dei rifiuti in materiale plastico, possa essere oggetto di un così grave ridimensionamento dell’attività".

Alpha Servizi, infatti, lavora per la Masotina, azienda che opera nel trattamento di "rifiuti riciclabili non pericolosi – si legge sul sito dell’azienda –. Masotina è uno dei maggiori centri europei in grado di ricevere, separare, selezionare rifiuti plastici provenienti dalla raccolta domestica, provvedendo al loro successivo riutilizzo e riciclo. La capacità operativa è di oltre 460mila tonnellate all’anno". Una maxi azienda che già in passato era stata al centro di contestazioni da parte di lavoratori e sindacati, in particolare per le condizioni di lavoro.

Ma la società aveva sempre assicurato massima sicurezza nei propri impianti. Ora, torna al centro delle contestazioni a causa dei paventati licenziamenti.

"Andranno comprese e approfondite tutte le dinamiche e le responsabilità delle aziende che compongono la filiera: Masotina, Consorzio Corepla e Consorzio Coripet - ancora i sindacati -. Riteniamo necessario coinvolgere utte le istituzioni territoriali, Comune e Regione, affinché anche loro si rendano parte attiva, al fine di evitare una procedura dall’impatto devastante. I sindacati, con le rappresentanze sindacali interne, hanno proclamato lo stato di agitazione e adotteranno tutta una serie di interventi utili a tutela dei posti di lavoro messi a rischio".

"Prenderemo subito contatto con gli amministratori della società e con le parti sociali", assicura il sindaco Stefano Martino Ventura.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro