Milano, 3 maggio 2020 - Dopo il violento nubifragio che ieri sera si è abbattuto su gran parte della Lombardia, con violente grandinate nella zona della Val Seriana, è ancora allerta meteo sulla regione. Stamattina c'è stata una sostanziale tregua, con tempo soleggiato e temperature quasi estive, ma nella nottata è atteso un nuovo peggioramento del meteo. Il Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali della Regione Lombardia ha emesso un avviso di criticità moderata (arancione) per rischio idrogeologico e un avviso di criticità ordinaria (giallo) per rischio idraulico a causa dei temporali forti che colpiranno anche il bacino di Milano a partire dalla mezzanotte di oggi e proseguiranno fino alla serata di domani, giovedì 4 giugno. Il Comune di Milano attiverà di conseguenza il Centro Operativo di Comunale (Coc) per il monitoraggio dei livelli idrometrici dei fiumi Seveso e Lambro e del radar e saranno allertate le squadre di Polizia locale, Protezione civile e MM servizi idrici al fine di graduare l'attivazione del piano di emergenza.
Le zone più a rischio
Per il pomeriggio/sera di oggi. mercoledì 3 maggio, possibili temporali, che andranno ad interessare la fascia alpina e prealpina della regione, con maggiore probabilità sui settori centro-occidentali. Domani, giovedì 4 maggio, le precipitazioni saranno inizialmente concentrate sulla fascia alpina e prealpina, più intense anche a carattere di rovescio e temporale (media probabilità di temporali forti) sulla fascia di Nordovest tra Valchiavenna, Prealpi Varesine e Lariane, quindi si estenderanno diffusamente nel corso della mattinata su tutta la regione, pur mantenendo i valori più intensi sulla fascia alpina e prealpina. Dalle prime ore del pomeriggio di domani le precipitazioni andranno incontro ad una ulteriore intensificazione, da moderate a forti diffuse, e persistenti anche nelle ore serali. Gli accumuli più significativi sono attesi nella seconda parte della giornata, quando le precipitazioni saranno più intense anche a carattere convettivo e temporalesco diffusamente sulla regione (in particolare sulla pianura occidentale e la fascia pedemontana orientale).
OGGI
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