Allarme in Galleria, ma è solo un estintore automatico

Negli scantinati di via Pellico. Fumo dalla Torre Milano. per un errore nella saldatura. sul tetto dell’edificio

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Doppio allarme, per fortuna senza conseguenze, nel primo pomeriggio di ieri. Due disattenzioni degli operai al lavoro hanno fatto pensare ad altrettanti incendi, ma in nessuno dei casi si sono sviluppate fiamme né si sono registrati feriti o intossicati. Il primo episodio è andato in scena poco prima delle 14, quando si è alzata una colonna di fumo, visibile anche a diverse centinaia di metri di distanza, dal tetto della Torre Milano di via Stresa 22, grattacielo in costruzione a due passi da piazza Carbonari. Tutto è stato provocato, secondo quanto comunicato dall’impresa Rusconi, "da alcune operazioni di saldatura della copertura esterna" dell’edificio, al ventiquattresimo e ultimo piano. L’intervento degli operai presenti in cantiere ha fatto rientrare l’emergenza prima dell’arrivo dei vigili del fuoco: "Il tutto – si legge ancora nella nota – ha richiesto il semplice utilizzo di due estintori posizionati al piano, così come previsto dal piano di sicurezza". Dalle verifiche dei pompieri, non sono emersi danni alla struttura, che è stata momentaneamente evacuata "come da prassi e dopo un conteggio del personale".

Due ore dopo, l’allerta è scattata in via Pellico, nel complesso monumentale della Galleria Vittorio Emanuele: fumo pure in questo caso, ma niente fiamme. I vigili del fuoco hanno accertato che la densa nube di fumo risalita dal piano -1 non era altro che la polvere di un estintore automatico spostato per errore da un operaio impegnato in alcuni lavori di ristrutturazione. L’allarme ha generato l’evacuazione-lampo dei dipendenti di un albergo e di alcuni locali del Salotto, compreso quello di Cracco (qualche curioso ha fotografato il noto chef nel cortile interno). Pochi minuti dopo, tutti sono rientrati.

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