Profanata con svastiche la tomba di Alfredino Rampi, bimbo morto in un pozzo a Vermicino

Le scritte scoperte da una visitatrice del cimitero del Verano

Le svastiche sulla lapide di Alfredino

Le svastiche sulla lapide di Alfredino

Svastiche e ingiurie sulla lapide di Alfredino Rampi. Una profanazione della tomba del bimbo morto nel 1981 dopo essere caruto in un pozzo artesiano. Una vicenda che commosse l'Italia e che tenne, per la prima volta nella storia della Tv, milioni di persone incollate allo schermo in attesa di avere notizie del picccolo e degl innumerevoli tentativi per salvarlo.

La lapide al Verano di Alfredino Rampi, il bambino morto 41 anni fa dopo essere caduto in un pozzo a Vermicino, è stata profanata e imbrattata con 11 svastiche con il pennarello nero e ingiurie qualche giorno fa.

A segnalare la profanazione è stata una visitatrice del cimitero romano, secondo quanto rivela il Tgr Lazio. La donna avrebbe notato le svastiche ieri spiegando che 10 giorni fa la lapide, che si trova al padiglione 85 del Verano, dove è sepolto anche il fratello del piccolo Alfredino, era intatta.

"Un colpo al cuore la profanazione della tomba di Alfredino Rampi. Gli autori di questo scempio devono vergognarsi e spero vengano individuati presto". Lo scrive, in un tweet, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. E' inaccettabile la vigliacca profanazione della lapide del piccolo Alfredino Rampi imbrattata con 11 svastiche. Faremo ripulire subito questo scempio.  Alfredino resta nei nostri cuori e Roma gli ha appena dedicato questo bel murale a Garbatella. Questi barbari si vergognino". Lo scrive su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

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