Al posto dell’ex Triveneta Cavi appartamenti che amano l’ambiente

Il centro di Buccinasco è deturpato da un mostro di cemento lasciato al degrado dal 2005. Ora si apre uno spiraglio per recuperare la zona con un intervento interamente sostenibile

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di Francesca Grillo

Il municipio è a meno di cinquanta passi da questo monumentale scheletro di cemento. Di fianco, c’è la caserma dei carabinieri. A pochi metri, quello che è considerato il centro cittadino, con le due chiese, la piazzetta, il municipio, appunto, negozietti e bar.

Il mostro architettonico è proprio nel centro di Buccinasco e, insieme ad altri edifici ormai in pieno degrado, poco lontani da questo, contribuisce a rovinare l’immagine della città. Si tratta dell’ex Triveneta Cavi, nata nel 1965, una delle più importanti aziende a livello internazionale produttrice di cavi a bassa e media tensione. La maxi azienda che dava lavoro a centinaia di persone è chiusa dal 2005 (l’altra sede a Vicenza rimane aperta) e da allora è stato un lento degrado fino alle attuali condizioni: gigantesche intelaiature di cemento che cadono a pezzi, suscitando indignazione tra i cittadini che vorrebbero una riqualificazione dell’area del centrale quartiere Romano Banco. Ma c’è una speranza: il sindaco Rino Pruiti, insieme ai funzionari comunali, ha effettuato un sopralluogo nell’ampia area occupata dai capannoni e in parte già bonificata dalla proprietà una decina di anni fa (al costo di 900mila euro circa). Ora, un operatore ha espresso la volontà di realizzare un nuovo intervento urbanistico. Un progetto grande e ambizioso che prevede, per iniziare, la creazione di circa 90 appartamenti completi di box e una sessantina di posti auto. "Il nostro Piano di governo del territorio – spiega il sindaco Rino Pruiti, che ha anche la delega all’Urbanistica – prevede e auspica il recupero e la trasformazione di immobili in disuso, senza nuova occupazione di suolo pubblico. Attendiamo da anni un intervento sull’area ex Triveneta Cavi per poter riqualificare tutta la zona e cambiarle volto". Il primo cittadino esprime un desiderio per il nuovo volto della città: che si costruisse in modo conforme agli standard di Buccinasco – precisa – con appartamenti a basso impatto energetico e alimentati con impianti fotovoltaici per l’utilizzo di energie rinnovabili. Una strategia che risponde al sempre più tristemente attuale bisogno di risparmio energetico e al doveroso rispetto ambientale".

Non è tutto: "Con la realizzazione del progetto – prosegue il sindaco Pruiti – si prevede anche una nuova strada di collegamento da via Lario, dalla rotonda della stazione dei carabinieri, a via Roma e la cessione al Comune di una palazzina di circa 750 metri quadrati da destinare a servizi comunali, con parcheggi dedicati. Un passo importante per cambiare il volto del cuore storico di Buccinasco". Arenato definitivamente il progetto, proposto anni fa, di costruire negli spazi della Triveneta la nuova caserma dei carabinieri. Si farà, promette il sindaco, ma in un’altra zona di Buccinasco.

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