Al pm Paolo Storari sotto indagine la solidarietà via mail dai colleghi

Con l’avvio dell’azione disciplinare rischia il trasferimento e il cambio di funzioni. Il 30 luglio l’udienza davanti al Csm

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Arrivano le prime reazioni nella mailing list dell’Anm (il sindacato drelle toghe) a firma di magistrati che esprimono "solidarietà" al pm Paolo Storari, dopo la decisione del pg della Cassazione Giovanni Salvi di chiedere al Csm il suo trasferimento d’urgenza dagli uffici milanesi e anche il cambio di funzioni, nel procedimento disciplinare per il caso dei verbali di Piero Amara.

Tra "le gravi scorrettezze" che Salvi contesta a Storari sul piano disciplinare, c’è "l’informale e irrituale" consegna a Davigo di copie non firmate di verbali "su una supposta associazione segreta di cui avrebbero fatto parte anche due consiglieri Csm": essendo stata fatta "a un singolo consigliere Csm" e "a insaputa del procuratore di Milano", ha violato le modalità formali ricavabili da due circolari Csm del 1994 e 1995.

"Sono senza parole. Ti conosco come un ottimo pm e la stima che tu hai fra di noi penso debba darti l’energia per superare tutto questo", dice uno dei messaggi. "Intendo esprimere in questa sede la mia solidarietà al collega pubblico ministero Paolo Storari", scrive il pm di Piacenza Matteo Centini nel gruppo.

"Al di là del merito, trovo che la richiesta di inibirgli di svolgere le funzioni requirenti, se vera - spiega il magistrato - sia gravemente intimidatoria e sproporzionata". Già nelle scorse settimane, quando era emerso l’avvio dell’azione disciplinare nei confronti di Storari - il quale ha lamentato sia l’inerzia dei vertici della Procura sulle indagini sulle dichiarazioni di Amara sia il fatto che non siano state depositate nel processo Eni-Nigeria prove da lui raccolte - diversi pm milanesi avevano scritto a titolo personale delle mail allo stesso Storari.

Messaggi in cui i colleghi hanno espresso apprezzamento per il suo lavoro (viene definito "il più bravo di tutti") e la loro solidarietà per la situazione di difficoltà in cui si è venuto a trovare. In queste ore alcuni magistrati stanno valutando iniziative di sostegno per il collega.

Intanto il magistrato che rischia il trasferimento, ha fatto sapere che presenterà al Csm una memoria articolata in cui si difenderà spiegando le sue ragioni, con mail e altri documenti allegati. Storari il 30 luglio, nell’udienza in cui si discuterà sulla richiesta del pg della Cassazione del suo trasferimento d’urgenza dagli uffici milanesi e del cambio di funzioni, ricostruirà nel dettaglio, rispondendo alle accuse, quanto già denunciato alla Procura di Brescia in merito ai verbali sulla loggia Ungheria dell’avvocato Piero Amara e alla gestione nel processo Eni-Nigeria dell’imputato Vincenzo Armanna.

Nel ftrattempo, in un’intervista a Piercamillo Davigo, indagato a Brescia per rivelazione di segreto d’ufficio insieme a Storari, per aver ricevuto da lui copia dei verbali segretati senza investire formalmente il Csm, si difende: "Se la procedura da seguire non consente di mantenere il segreto, allora non si può seguire. Al Csm, nonostante le cautele adottate, vi era stata la dimostrazione pochi mesi prima sulla notizia dell’indagine perugina su Palamara".