Ai tavoli 77 clienti su 88 senza pass Chiuso per 5 giorni il ristorante Wok

Polizia in via Cenisio 21, l’esito del blitz: la stragrande maggioranza dei clienti non aveva il certificato. Il precedente del 16 dicembre ha fatto scattare lo stop temporaneo all’attività del locale pubblico

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di Nicola Palma

Il 16 dicembre, il blitz della polizia aveva fatto emergere che 21 dei 120 clienti seduti ai tavoli del ristorante cinese Wok of Milan erano sprovvisti del green pass rafforzato (compresi tre assidui partecipanti dei cortei no vax del sabato). Uno su sei, insomma. Venerdì sera, il rapporto si è ingigantito: 77 degli 88 commensali in quel momento nel locale, la quasi totalità, non avevano il certificato verde per vaccinati o guariti dal Covid, il cui possesso è conditio sine qua non per consumare cibi e bevande all’interno di esercizi pubblici.

Come anticipato ieri sulle pagine del Giorno, le verifiche del commissariato Sempione sono scattate attorno alle 20, anche se all’inizio titolare, dipendenti e avventori si sono chiusi all’interno proprio per evitare gli accertamenti degli agenti. L’elevato numero di persone e il rischio che la situazione potesse degenerare hanno portato all’invio in via Cenisio 21 anche di due squadre del Reparto mobile, pronte a intervenire nel caso la tensione fosse salita ulteriormente. Alla fine, i controlli si sono svolti regolarmente: tutti i clienti sono stati identificati, e sei di loro sono stati immediatamente sanzionati con il verbale da 400 euro che punisce le violazioni della normativa anti-contagi. Lo stesso destino è toccato al gestore del locale (a quota tre dopo le due incassate prima di Natale), mentre gli altri 71 commensali fuorilegge riceveranno direttamente a casa la salata contravvenzione. Non basta. Sì, perché la recidiva ha fatto scattare un altro provvedimento: il Wok of Milan dovrà rimanere chiuso per cinque giorni. Il secondo episodio nel giro di un mese e mezzo lascia pensare che il ristorante di via Cenisio sia diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli irriducibili anti-vaccino, che non vogliono proprio rinunciare alle cene fuori di casa pur consapevoli che le stringenti regole per il contenimento della pandemia (inasprite due mesi fa in vista della quarta ondata) impediscono espressamente ai non immunizzati di accedere agli esercizi pubblici.

Inutile dire che dal prossimo weekend e per i fine settimana a seguire il Wok of Milan sarà un vero e proprio sorvegliato speciale, segnato in rosso sulla mappa dei ristoranti da passare al setaccio. Certo, è possibile che lo stop provvisorio spinga il titolare a rigare dritto per non incorrere in altre stangate; d’altro canto, è altrettanto possibile che decida di continuare ad accogliere no vax e no pass in cerca di esercenti "compiacenti".

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