Milano, arrestato l’aggressore del tram: colpì ancora 9 giorni dopo

Centrale, Walid Elsayed accusato di aver accoltellato un ventenne il 3 giugno. Il 12 dello stesso mese fu bloccato in flagrante dopo aver sfregiato un ragazzo

Il raid

Il raid

L’ordinanza di custodia cautelare gliel’hanno notificata direttamente a San Vittore. Lì dove il ventiquattrenne egiziano Walid Elsayed si trova dallo scorso 12 giugno, il giorno in cui è stato arrestato in flagranza dopo aver sfregiato con un coccio di vetro un ventunenne in via Imbonati. Ora il provvedimento del gip Fiammetta Modica, emesso su richiesta dell’aggiunto Laura Pedio e del pm Maria Cristina Ria, lo accusa di un altro grave episodio, avvenuto nove giorni prima del raid per il quale è già finito sotto accusa: il tentato omicidio del ventenne algerino A.K., accoltellato alle 5.30 del 3 giugno in piazza IV Novembre, a poche decine di metri dall’ingresso principale della Stazione Centrale.

La vicenda

Quella mattina, come poi ricostruito dagli agenti della Squadra mobile guidati dal dirigente Marco Calì, il giovane nordafricano A.K. si accorge che uno sconosciuto è appena salito sul tram 9 dopo aver rovistato nel marsupio di un connazionale che sta dormendo sotto la panchina della pensilina. A quel punto, A.K. sale a sua volta sul mezzo pubblico e invita in maniera risoluta l’uomo a scendere e a restituire quello che ha rubato al suo amico. L’altro inizialmente lo segue, ma poi, facendo finta di nulla, si gira e risale sul tram. Il ventenne non demorde e lo riaccompagna vicino alla pensilina, cercando contemporaneamente di svegliare il clochard stordito dall’alcol: "In quel momento – la testimonianza messa a verbale – lo sconosciuto mi ha colpito con qualcosa, ma non so dire che tipo di arma fosse poiché è stato molto veloce. Dopo avermi colpito, l’uomo è scappato". A.K. fa qualche passo e poi crolla a terra: i fendenti gli hanno perforato il duodeno e lacerato un’arteria, solo un intervento d’urgenza al Policlinico gli salverà la vita.

Incastrato da una cicatrice sulla testa

L’inchiesta degli specialisti della Omicidi parte dalle testimonianze del conducente del tram e da un vigilante di Atm e dalle immagini riprese dalla telecamera interna del mezzo pubblico. Elsayed viene riconosciuto dal ferito, che si ricorda in particolare di una cicatrice sulla testa. A due settimane dall’arresto in flagranza del 12 giugno, il ventiquattrenne, difeso dall’avvocato Marco Ciocchetta, viene interrogato: al pm confessa di essere l’autore dell’aggressione di piazza IV Novembre, ma spiega di essere stato colpito per primo da A.K. e di aver agito per legittima difesa. "Ho mirato alla pancia: ho pensato “O lui o io”". Una versione sconfessata dagli accertamenti investigativi e ritenuta non credibile dal giudice: "Appare chiaro – si legge negli atti – che le coltellate siano state sferrate a un uomo disarmato che cercava forse maldestramente di fungere da paciere per ottenere la spontanea restituzione di quanto sottratto al connazionale ubriaco".

 

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