Milano, quattro raid in tre ore: il film della notte violenta

In manette due marocchini. Ucciso un bengalese, ferita una studentessa inglese. "Che spavento, uno choc enorme"

Carabinieri in azione

Carabinieri in azione

Milano, 28 aprile 2018 - Non ha voglia di parlare. Vuole solo riposare e provare a dimenticare la notte da incubo. Mary (nome di fantasia) sta bene, la lama le ha solo sfiorato il fianco provocandole una ferita superficiale suturata con due punti. A tormentarla è quell’immagine choc: un uomo che le salta addosso con violenza per strappare il cellulare. A Milano da settembre per frequentare, fino a giugno, corsi in inglese nell’area Umanistica e corsi di lingua italiana alla Cattolica, è stata la terza vittima di Abderahim Anass e Saad Otmani, i due marocchini di 28 e 30 anni fermati ieri mattina dai carabinieri del Nucleo investigativo con l’accusa di aver ucciso il 23enne bengalese Samsul Haque Swapan in via Settembrini e di aver aggredito un peruviano di 36 anni e un italiano di 31 nell’hinterland nord e la 21enne inglese in via Gaffurio. Un’escalation di violenza andata avanti per tre ore, a cavallo tra la tarda serata di giovedì e la notte di ieri.

Il primo raid della coppia di maghrebini, arrivati in Italia con i barconi rispettivamente nel luglio del 2017 a Reggio Calabria e nel dicembre successivo ad Augusta in Sicilia, va in scena alle 23.30 in via Stalingrado a Cinisello Balsamo: puntano un sudamericano che scende alla fermata del quartiere Crocetta, lo prendono a calci e pugni e lo derubano di portafogli e smartphone. Quattrocento metri a piedi e si imbattono in C.A.P., 31enne con problemi psichiatrici seguito da un centro psicosociale della zona: gli sferrano tre colpi all’addome, verosimilmente con un punteruolo, e gli sfilano il borsello, contenente solo pochi euro. I due non si fermano, vanno ancora a caccia di prede da assaltare. L’agguato successivo è datato 2.10, e nel mirino finisce proprio Mary, salita sulla sostitutiva della linea verde in via Moscova e diretta in piazza Caiazzo in compagnia di una coetanea americana con la quale condivide l’appartamento al terzo piano. Anass e Otmani le individuano a bordo dell’autobus: le vittime perfette, deboli e indifese. Una volta scesi dal pullman, scatta l’agguato: la 21enne non ha neppure il tempo di accorgersi della situazione che uno dei due balori l’ha già colpita e rapinata. 

La studentessa britannica non si accorge nemmeno di quel taglio, sarà la coinquilina a notare quelle tracce di sangue e ad allertare i soccorsi. «È una delle ragazze più civili ed educate che abbia mai avuto: si impegna a rispettare tutte le regole, dalla raccolta differenziata al silenzio notturno. Quando rientra a casa la sera tardi, neppure me ne accorgo», la descrive la proprietaria dell’alloggio in cui Mary vive dallo scorso autunno. Purtroppo, la furia dei due balordi nordafricani non si è fermata in via Gaffurio. Sì, perché dieci minuti dopo, dietro l’angolo, hanno incrociato il povero Samsul, di ritorno a casa in via Tonale dal bar Dante in cui lavorava come aiuto cuoco. Un fendente dritto al petto, niente scampo. I militari del Radiomobile, quelli del pronto intervento che battono quotidianamente il loro settore di competenza sempre di corsa e pronti a ogni evenienza in barba a orari e difficoltà di organico, capiscono subito che la situazione è gravissima: il 23enne bengalese non si riprende e spira durante il trasporto in ambulanza. Gli accertamenti investigativi sono velocissimi e precisi. E già alle 10 del mattino arrivano davanti ai tavolini del Mc Donald’s di via Vitruvio: Anass e Otmani stanno facendo colazione quando vengono bloccati. Hanno agito in coppia, senza complici, anche se le indagini sono comunque ancora in corso: verifiche sulla posizione di un altro uomo bloccato a mezzogiorno in una delle aiuole della Centrale, a due passi dalla Mela di Pistoletto; sarebbe stato immortalato da una telecamera in compagnia dei due dopo i fatti. 

 

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