Tentata violenza sessuale sul Milano-Pavia, la convalida

Finito in carcere un ivoriano di 24 anni. I due giovani “eroi“ che ne hanno permesso l’arresto sono invece della Sierra Leone

Migration

di Massimiliano Saggese

È stato arrestato e rinchiuso nel carcere milanese di San Vittore il giovane 24enne originario della Costa d’Avorio che giovedì ha tentato di violentare una ragazza sul treno Milano-Pavia, per poi aggredire i passanti e venire bloccato da alcuni ragazzi. L’interrogatorio di garanzia e la convalida dell’arresto che potrebbero avvenire oggi. Migliorano intanto le condizioni della vittima della tentata violenza, che è stata dimessa dall’ospedale dove era stata ricoverata dopo l’aggressione. Le indagini condotte dai carabinieri della compagnia di San Donato hanno permesso di ricostruire più precisamente i fatti avvenuti domenica pomeriggio attorno alle 15.30 sul treno della linea S13 diretto da Milano a Pavia.

Il giovane, probabilmente salito alla stazione di Rogoredo, si è avvicinato alla vittima, che risiede a Milano e si stava recando a Pavia per incontrare degli amici e che stava viaggiando in uno scompartimento poco affollato. Ha iniziato a molestarla, prima facendole delle advance e poi pretendendo un rapporto orale. Al netto rifiuto l’ha presa a schiaffi e le ha strappato la borsetta. Le urla della ragazza hanno attirato l’attenzione degli altri viaggiatori ed è scoppiato il parapiglia. L’ivoriano ha iniziato ad aggredire i passeggeri tentando di rapinare uno dei tre ragazzi della Sierra Leone che erano diretti nel paese dove risiedono. Due di loro hanno reagito bloccandolo mentre veniva avvisato il capotreno che ha allertato a sua volta i carabinieri e la Polfer. I due ragazzi della Sierra Leone che tenevano bloccato l’aggressore lo hanno poi consegnato ai carabinieri. Una storia brutta che senza l’intervento dei passeggeri del passante ferroviario e del capotreno avrebbe potuto avere un epilogo più drammatico. L’epilogo della movimentata sequenza è avvenuto nelle stazione di Locate Triulzi davanti a molti cittadini e sul posto è intervenuto il sindaco Davide Serranò, che ha visto i due ragazzi che avevano collaborato alla cattura dell’aggressore e non avendo potuto ringraziarli direttamente, perché i carabinieri li stavano sentendo sulla vicenda, ha chiesto di conoscerli personalmente. "Ho sentito i carabinieri ai quali ho detto se potevano lasciare ai due ragazzi il mio numero di telefono per poterli invitare qui a Locate per ringraziarli pubblicamente. Il loro gesto è stato altruistico e va elogiato. Inoltre vorrei anche ringraziare a nome della città di Locate il capotreno che grazie alla sua tempestività nel chiamare le forze dell’ordine e fermare il convoglio alla stazione di Locate senza aprire le porte per evitare che l’aggressore fuggisse ha contribuito indirettamente alla cattura dell’aggressore".

Proprio la figura del capotreno rischia di sparire su alcune tratte rendendo i convogli meno sicuri. Alcune organizzazioni sindacali dei trasporti hanno espresso le proprie perplessità in merito al nuovo Regolamento di circolazione ferroviaria proposto dall’Agenzia nazionale, data l’ampia discrezionalità che sarebbe lasciata alle singole imprese e gestori su questioni legate alla sicurezza pubblica delle persone. "Le previsioni del nuovo regolamento destano particolare preoccupazione soprattutto nei punti legati all’abolizione della figura del capotreno – spiega l’onorevole Stefania Mammì che in merito alla vicenda accaduta sul treno 24349 della linea S13 diretto da Milano a Pavia ha chiesto al Governo di intervenire per impedire l’abolizione della figura del capotreno e di conseguenza garantire gli standard di sicurezza a bordo dei treni viaggiatori".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro