Milano, derubato e lasciato agonizzante: Umberto era la preda perfetta/ VIDEO

Anziano e inoffensivo, per questo è stato scelto dal bandito che voleva evitare ogni reazione

Anziano aggredito e rapinato sotto casa

Anziano aggredito e rapinato sotto casa

Milano, 24 aprile 2018 - La moglie di Umberto De Zordo fissa la porta che la separa dal marito. Attende di entrare nel reparto di Terapia intensiva per stargli accanto in silenzio. Sperando che a un tratto il 78enne riapra gli occhi, archiviando questa drammatica storia come un ricordo da cancellare in fretta: «Siamo qui a sperare», sussurra nella sala d’attesa della clinica Città Studi. A sostenerla c’è la figlia, arrivata apposta dagli Stati Uniti con il primo aereo in partenza per Milano.

Nessuna parola sull’uomo che ha ridotto in quelle condizioni il pensionato di via dei Valtorta per poche decine di euro e un orologio, individuato e bloccato dagli agenti di Squadra mobile e commissariato Villa San Giovanni due giorni dopo l’aggressione di venerdì mattina: il 28enne romeno Chestor Caldararu è stato bloccato nell’appartamento in zona viale Monza dove vive con moglie e figli; precedenti per lo stesso genere di reati, ora è in carcere a San Vittore in attesa dell’udienza di convalida del fermo per tentato omicidio e rapina. A incastrarlo i vestiti che indossava al momento dell’agguato, il tatuaggio sul braccio destro e quelle scarpette rosse immortalate dal video (postato domenica su Facebook e anticipato ieri dal Giorno) girato dalla telecamera di videosorveglianza posizionata nell’androne dello stabile al civico 8. Una telecamera risultata decisiva per dare la svolta alle indagini, visto che per le prime 24 ore tutti, vicini e soccorritori, avevano pensato a un malore di ritorno dal supermercato con i sacchetti della spesa in mano. 

Una telecamera di cui proprio Umberto, consigliere di condominio tra i più attivi e battaglieri, aveva chiesto e ottenuto l’installazione: «La nostra palazzina si distingue dalle altre del complesso – raccontano gli amici Emilio e Marilena Marchini – perché è l’unica ad avere un occhio elettronico all’ingresso». Ora il 78enne, ingegnere in pensione con un passato da manager d’azienda, sta lottando tra la vita e la morte in un letto della clinica Città Studi: i pugni sferrati dal balordo in pieno volto gli hanno fatto perdere l’equilibrio, provocando la rovinosa caduta all’indietro e il violentissimo impatto della nuca sul pavimento di marmo.  Ha subito perso i sensi Umberto, come si vede chiaramente nel filmato, e non si è più ripreso: le sue condizioni sono molto gravi ma stabili, dice lo scarno bollettino medico. «Non sappiamo come sta – tagliano corto moglie e figlia –. Siamo qui per stargli vicino».

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