Aggressione a Niccolò Bettarini, concessi i domiciliari a uno dei 4 condannati

Dopo essere stato condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere per tentato omicidio, il giovane ha ottenuto i domiciliari dallo stesso giudice che ha emesso la sentenza

Niccolò Bettarini in tribunale con il legale Alessandra Calabrò (LaPresse)

Niccolò Bettarini in tribunale con il legale Alessandra Calabrò (LaPresse)

Milano, 1 febbraio 2019 - È stato scarcerato e ha ottenuto gli arresti domiciliari Alessandro Ferzoco, uno dei quattro giovani condannati lo scorso 18 gennaio per l'aggressione ai danni di Niccolò Bettarini, il figlio 20enne dell'ex calciatore Stefano e di Simona Ventura, colpito a coltellate, calci e pugni lo scorso 1 luglio nei pressi di una discoteca milanese. Dopo essere stato condannato a 5 anni e 6 mesi di carcere per tentato omicidio, Ferzoco, difeso dal legale Mirko Perlino, ha ottenuto ora i domiciliari dal gup Guido Salvini, lo stesso giudice che ha emesso la sentenza.

In particolare, a Davide Caddeo, il 29enne difeso dal legale Robert Ranieli e accusato di aver sferrato le otto coltellate, il gup aveva inflitto 9 anni. Pene diverse, invece, per gli altri due imputati: 6 anni e mesi ad Albano Jakej (difeso da Daniele Barelli) e 5 ad Andi Arapi (difeso da Fabrizio Cardinali), l'unico incensurato che subito dopo il verdetto aveva ottenuto i domiciliari, prima di tornare, però, in carcere nei giorni scorsi per aver tentato di fuggire in Albania.

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