Piazza Gae Aulenti, 28enne aggredito con acido: fermata la ex. Già denunciata per stalking

I due avevano avuto una breve relazione che l'uomo voleva interrompere: "Era strana". La 43enne cercava il giovane da due giorni: si era appostata anche sotto la sua abitazione

Piazza Gae Aulenti a Milano

Piazza Gae Aulenti a Milano

Milano, 5 gennaio 2020 -  E' stata sottoposta a fermo, la donna di 43 anni che, sabato, in piazza Gae Aulenti a Milano, ha aggredito con spray al peproncino e acido un 28enne con cui aveva avuto una relazione. Il pm Alessia Menegazzo e il procuratore aggiunto Letizia Mannella, oltre a stalking e lesioni gravi, hanno contestato alla donna, nata Vercelli nel 1976 e con precedenti specifici che risalgono al 2018, per la prima volta in Italia il reato previsto con l'entrata in vigore del 'Codice Rosso' e cioè "la deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso". Vittima dell'aggressione un giovane di Pavullo nel Frignano, in provincia di Modena, che lavora come barista a Milano. Il giovane ha spiegato agli investigatori che quella donna "era strana" e non gli "piaceva" e quindi ha cercato di interrompere gli incontri, tre o quattro in tutto, a partire dallo scorso 18 dicembre, giorno in cui l'aveva conosciuta attraverso un sito. Il 28enne, che fortunatamente durante l'aggressione è riuscito a proteggersi gli occhi, ha ustioni di primo grado sulla guancia sulla spalla e sulla mano sinistra e di secondo grado con "aree di necrosi" al collo sempre sul lato sinistro del corpo. Ora toccherà al pm di Genova chiedere la convalida del fermo e la misura cautelare in carcere al gip del capoluogo ligure e poi trasmettere gli atti a Milano.

L'aggressione in piazza Gae Aulenti

L’aggressione è avvenuta in pieno giorno, qualche minuto prima delle 11 di ieri, nel centro nevralgico del quartiere Porta Nuova. Grazie agli spezzoni dei filmati delle telecamere, è stato possibile non solo avere immagini della donna ma anche ricostruire la dinamica dell'agguato. La 43enne, con occhialoni scuri, cappuccio di una felpa sulla testa e giaccone nero, attorno alle 11, si era piazzata all'ingresso della piazza, in cima alle scale. Mentre lui stava per salire le scale, l'ha riconosciuta ed è scappato. Lei lo ha inseguito, lo ha chiamato e, non appena lui si è voltato, gli ha spruzzato prima lo spray e poi gli ha rovesciato in testa il contenuto di una bottiglia che nascondeva, assieme a un coltello, sotto l'ampia giacca scura. "Mi sono sentito bruciare tutto il volto - ha detto il 28enne agli investigatori - e ho sentito scendere una sostanza liquida sul collo". Il ventottenne si è istintivamente messo le mani in testa, urlando di dolore, ed è riuscito a rintanarsi nel vicino punto vendita di orologi, chiedendo aiuto ai dipendenti del negozio.​ Nel frattempo , la donna si è allontanata di corsa dal luogo del raid, riuscendo a far perdere momentaneamente le sue tracce.

I soccorsi 

Nel giro di pochi minuti sono arrivati in piazza Gae Aulenti diversi equipaggi del Nucleo Radiomobile e i sanitari del 118, che hanno caricato il giovane sulla lettiga per trasportarlo in ospedale. Prima di salire in ambulanza, la vittima, rimasta sempre cosciente durante le delicate operazioni di soccorso, ha raccontato la dinamica del blitz e fornito agli investigatori le generalità della donna che l’aveva appena aggredito; sul posto è stato ritrovato e sequestrato anche un coltello, lasciato a terra dalla quarantatreenne. I militari del pronto intervento hanno quindi trasmesso le informazioni ai colleghi del Nucleo operativo della Compagnia Duomo, che hanno subito fatto scattare le ricerche per rintracciare la persona in fuga nel più breve tempo possibile. Ricerche che si sono concluse attorno alle 20 alla stazione di Genova: lì gli investigatori, allertati dalla nota di rintraccio inoltrata da Milano, hanno intercettato e bloccato la donna. 

Inquirenti: azione premeditata

Era da due giorni che la 43enne stava cercando di colpire la sua vittima: venerdì è stata notata sotto casa del giovane uomo. A dare l'allarme, è stato riferito, sono stati i vicini: l'hanno vista che aspettava con una bottiglia in mano e si sono insospettiti. Quando però sono arrivate le forze dell'ordine lei si era già dileguata. Secondo inquirenti e investigatori quindi l'aggressione, dovuta al fatto che lui voleva troncare la loro relazione, era premeditata. Ora la donna, rintracciata nella serata di ieri a Genova mentre si apprestava a ritirare dei soldi da un postamat per garantirsi la fuga, è nel carcere Marassi in attesa dell'interrogatorio di convalida del gip genovese.  A suo carico risultato altre due denunce per stalking, risalenti al 2018.

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