Coppia dell'acido, il broker all'amica: «Accetta il rapporto a tre. Martina farà cose gravi e starà a lungo in carcere»

Elena A. racconta la relazione con Boettcher: "Un giorno mi disse che se la nostra storia fosse andata avanti avrei dovuto dargli la lista dei miei ex fidanzati". Poi, la vacanza in Grecia e la notte tutti insieme con Martina nel letto matrimoniale di Marinella Rossi

Alexander Boettcher e Martina Levato in tribunale con la polizia penitenziaria

Alexander Boettcher e Martina Levato in tribunale con la polizia penitenziaria

Milano, 19 aprile  2015 - «Martina di lì a breve avrebbe dovuto fare qualcosa di grave che le avrebbe comportato un lungo periodo in carcere per cui io avrei dovuto accettare, per questa ragione, un rapporto a tre». E, in forza del fatto che quanto la studentessa bocconiana andava a fare, di grave, era quanto Alexander Boettcher le aveva ordinato di fare per «purificarsi» dei tradimenti e di tutti gli uomini che le eran piaciuti, «Martina avrebbe sempre fatto parte della sua vita, per cui se io volevo stare con lui dovevo accettare questo tipo di rapporto. Mi fu detto in maniera chiara ed inequivoca... Io mi spaventai moltissimo per questa affermazione per cui decisi di troncare la relazione con Alexander».  Metà settembre 2014. Quando lui, tramite messaggi, le disse anche che «se il nostro rapporto fosse andato avanti lui mi avrebbe richiesto la lista dei miei ex fidanzati». Poveri loro. Ma si sarebbe mai aspettato, Alexander “The King”, dal 28 dicembre in carcere (con Martina Levato e col complice tuttofare Andrea Magnani) questa nuova voce, che, raccolta il 4 marzo dagli investigatori dell’Ufficio prevenzione generale e inserita nell’ultima misura cautelare firmata dal gip Giuseppe Gennari su richiesta del pm Marcello Musso a carico della banda al muriatico, disegna il suo ruolo di sadico “purificatore”? Lei si chiama Elena A. e fa la ragazza immagine. Conosce Alexander in una sala di latino americano, lo “Zoo Latino” di Cinisello Balsamo. Metà luglio 2014. Si piacciono. Già a fine luglio lei è nella mansarda covo di Boettcher (quella d’acido a bottiglie, manette, frustini e armamentari sadomaso). Non sa ancora nulla di Martina, sa che lui ha una moglie croata che pensa più al kayak, stando a lui, che al sesso con lui. «Ricordo che Alexander ricevette una telefonata da una ragazza che mi sembrava disperata e piangeva al telefono». Lui, «subito preoccupato e parlandole, chiamandola Martina, la invitava a stare tranquilla dicendole “fatti salvare…fatti salvare”». Quindi «chiamò un’altra persona, questa volta un uomo, al quale si rivolse con tono minaccioso dicendogli “coglione... butta giù la porta e salva tua figlia”».  Poi, come nulla fosse, «Alexander dopo queste due telefonate cercò di tranquillizzarmi e come se non fosse successo nulla cercava di proseguire la serata cercando di ricreare l’atmosfera che c’era prima... mi spiegò che la ragazza, appunto Martina, era la sua ex ragazza con cui era stato fidanzato prima di conoscermi ma poiché l’aveva tradito, aveva deciso di lasciarla. Questa sua decisione, evidentemente, non era stata accettata» da lei «che non si era affatto rassegnata e stava tentando il suicidio...». A Elena la faccenda pare strana, ma lui le piace. «Alexander mi faceva spesso discorsi un pò strani. Mi diceva che si allenava con dei paramilitari russi nel parco Ravizza a Milano e mi incitava a tatuarmi una lettera “A” sul mio corpo come, del resto, avevano fatto molte delle ragazze con cui era stato. Mi raccontava che alcuni di questi tatuaggi li aveva fatti proprio lui. Mi fece anche vedere un filmato dove degli uomini, col volto oscurato, uccidevano delle galline tirandogli il collo». Ciò nonostante quando nell’agosto 2014 Alexander parte con Martina e un amico per una vacanza a Creta, chiede a Elena di raggiungerli: «Lui mi confermò che la storia con lei era finita e che voleva stare con me» (ma Martina aveva prenotato da tempo e non era bello farla rinunciare alla vacanza).  «Accettai di raggiungerlo in Grecia» a condizione «che io e lui» prendessimo «una stanza in un altro albergo». E così va: Alex si trasferisce da Elena, Elena conosce Martina, nota i tatuaggi, le A, in faccia e sulla coscia («la scarnificazione, mi dissero, era stata fatta da Alexander»). Poi un bel giorno lui le dice che «in occasione del compleanno di Martina sarebbe stato bello dormire tutti e tre insieme. Mi disse che non era opportuno che Martina trascorresse la sera o la notte del suo compleanno da sola... alla fine ho accettato anche perché si trattava solo di dormire insieme una notte». La festa è in camera di Martina: «Ci sdraiammo tutti e tre sul letto matrimoniale... In quella circostanza Alexander ha impartito delle vere e proprie regole tra noi. Infatti, io potevo toccare solo il seno di Martina e viceversa ma non potevo baciarla né toccarla nella zona pubica. Lui invece poteva fare quello che voleva con noi anche se ebbe un rapporto completo solo con me mentre Martina si limitava a guardare». Ma alla fine, dice, tutti ne uscirono felici e contenti. marinella.rossi@ilgiorno.net

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