Aggredito con l'acido, Magnani resta in carcere. Coppia diabolica sospettata di terza aggressione

Sul presunto complice di Martina e Alexander le indagini si allargano anche rispetto a un precedente assalto con l'acido, ai danni del fotografo 25enne Giuliano C., aggredito in via Nino Bixio il 15 novembre

Arrestati i due responsabili dell'aggressione con l'acido a Milano (Newpress)

Arrestati i due responsabili dell'aggressione con l'acido a Milano (Newpress)

Milano, 5 febbraio 2015 - Il gip di Milano Giuseppe Gennari ha convalidato il fermo disposto dal pm Marcello Musso a carico di Andrea Magnani, il presunto complice della coppia Martina Levato e Alex Boettcher.  Il giudice nel convalidare l'atto della procura ha anche disposto una misura cautelare in carcere per il bancario 32enne accusato di lesioni volontarie gravissime, ai danni del 22enne Pietro Barbini. Su Magnani le indagini si allargano anche rispetto a un precedente assalto con l'acido, ai danni del fotografo 25enne Giuliano C., aggredito in via Nino Bixio il 15 novembre. 

Il verdetto del giudice è arrivato all'indomani dell'interrogatorio di convalida del fermo. Un confronto costellato da diverse contraddizioni da parte del bancario che prima si è detto sicuro che "in quei contenitori ci fosse acqua", salvo poi tornare sui propri passi. Le immagini registrate la sera dell'aggressione da alcune telecamere di sorveglianza posizionate in via Carcano lo hanno immortalato camuffato con un giubbotto giallo. "Pensavo fosse uno scherzo", si è giustificato Magnani davanti al giudice, assicurando di aver agito in buona fede per "fare un favore un amico". Il riferimento è ad Alexander, suo compagno di palestra. Un amico particolare, ha fatto mettere a verbale Magnani: "Non sapevo dirgli di no". Giustificazioni che evidentemente non sono bastate ad evitarglI il carcere. Magnani resta dietro le sbarre per l'aggressione di Via Carcano. Nel disporre la custodia cautelare in carcere, il gip ha parlato di un fatto "molto grave", evidenziando poi in particolare il pericolo di fuga e di inquinamento probatorio.

 

COPPIA DIABOLICA SOSPETTTATA DI TERZA AGGRESSIONE - Il fascicolo sul caso Stefano Savi - studente 25enne di Economia all'Università Bicocca di Milano sfregiato nella notte tra l'1 e il 2 novembre scorso - che era aperto a carico di ignoti e in mano al pm Cecilia Vassena, verrà formalmente riunito con i fascicoli aperti dal pm Marcello Musso e dall'aggiunto Alberto Nobili carico di Levato e Boettcher. Elementi a carico della coppia per l'aggressione a Savi sarebbero emersi anche dalle dichiarazioni di Andrea Magnani, in carcere da martedì scorso con l'accusa di concorso in lesioni gravissime per aver aiutato la coppia a sfregiare con l' acido il 22enne Pietro Barbini, lo scorso 28 dicembre. Per quest'ultimo fatto i due sono già a processo con rito abbreviato. Levato e Boettcher, inoltre, sono anche indagati per il tentativo di aggressione ai danni del fotografo Giuliano C., avvenuto a metà novembre. E la ragazza è accusata anche di aver tentato di evirare un altro giovane lo scorso maggio. Da quanto si è saputo, infine, Savi, dimesso nei giorni scorsi dall'ospedale Niguarda dopo circa tre mesi di ricovero e che rischia di perdere l'uso di un occhio, nei prossimi giorni verrà ascoltato dagli inquirenti milanesi che, a breve provvederanno alla riunione dei fascicoli e alla formalizzazione delle accuse a carico della coppia. 

FORSE SCAMBIO DI PERSONA - Stefano Savi, il giovane aggredito con l' acido nella notte tra il primo e il 2 novembre all'uscita dalla discoteca The Club potrebbe essere stato colpito per errore. Da quanto trapela, si ipotizza un possibile scambio di persona da parte degli aggressori con Giuliano C., l'uomo che è riuscito a scampare all'agguato del 15 novembre in via Nino Bixio riparandosi con l'ombrello. Gli inquirenti hanno infatti chiesto delle fotografie del loro assistito ai legali di Savi e conoscenti comuni affermano che tra i due ci sarebbe una notevole somiglianza. 

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