Io, aggredita e rapinata nel parcheggio della stazione a Melzo

Simona, 34 anni, è stata assalita alle spalle e colpita con un sasso per portarle via la borsetta

L’allarme sicurezza nel piazzale della stazione di Melzo è scattato già da tempo

L’allarme sicurezza nel piazzale della stazione di Melzo è scattato già da tempo

Melzo (Milano), 14 febbraio 2020 - Colpita alla schiena con un sasso e rapinata nel parcheggio della stazione, minuti di terrore per una 34enne. "Mi è andata bene e lo voglio raccontare: può essere utile ad altri". L’episodio è di qualche giorno fa e ha riaperto, se ce ne fosse bisogno, il tema della sicurezza sull’area stazione melzese. L’ultimo fattaccio, solo una decina di giorni prima, il furto con spaccata nel locale della Ciclostazione, proprio davanti all’ingresso per i binari. Dal Comune una immediata controffensiva: una convenzione con un corpo di vigilanza privata è fresco di stipula, garantirà passaggi e monitoraggio nelle ore notturne per i prossimi tre mesi.

È Simona , 34enne pendolare su Milano, residente in un comune vicino, a raccontare la sua brutta avventura. "Tutto è successo una sera a ridosso dello scorso fine settimana. Mi ero fermata a Milano e quando sono arrivata alla stazione di Melzo erano quasi le 23. Scesa dal treno, camminavo per raggiungere la mia auto, che avevo lasciato nel parcheggio vicino alla pensilina dei bus". Proprio sull’area pensilina un ragazzo giovane. "L’avevo notato, ma non ho pensato male. Ho pensato che avesse perso i mezzi e che aspettasse qualcuno. Col senno di poi credo avesse adocchiato l’unica auto del parcheggio, e aspettasse il proprietario". Pochi passi, e l’aggressione. "Ho sentito un colpo forte alla schiena, poi un altro. Mi sono voltata, e ho visto quest’uomo che aveva in mano un grosso sasso. Mi ha scaraventato a terra, e mi ha strappato la borsa. Poi è scappato di corsa".

Nelle ore successive la denuncia. Due giorni dopo, fortunatamente, la borsa ritrovata, in un prato poco lontano e con i documenti. Come strascico della brutta avventura un ematoma alla schiena e la paura, "anche se so che è finito tutto bene. Ho ripreso il treno e il mio tran tran". Sull’area stazione il progetto di sviluppo partito anni fa si è arenato per problemi assortiti. Fra cantieri abbandonati, ciclostazione, fermata bus e parcheggi le telecamere di videosorveglianza funzionano 24 al giorno. "Hanno dato ausilio in passato - così il sindaco Antonio Fusè - e io spero lo stiano dando anche su quest’ultimo episodio occorso alla ragazza, su cui so esservi indagini in corso. Eravamo reduci dalla spaccata alla ciclostazione: ma qui c’è di mezzo l’incolumità di una persona". La vigilanza privata: "La sperimentiamo per tre mesi. Speriamo possa essere un supporto alle forze dell’ordine, che non possono essere sempre ovunque, ma soprattutto che abbia un effetto deterrente". Se grossi fattacci sono rari, il problema è dato anche dagli assembramenti notturni e dai vandalismi. "Noi lo sappiamo bene - così Luca del bar Ciclostazione -. Ogni mattina troviamo i resti dei ritrovi della notte fra area pensilina e ciclofficina. Bottiglie rotte, rifiuti".  

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