Milano, la storia: "Aggiusto tutto: radio, tv e pc non hanno scadenza"

In via Del Turchino Andrea Cacciola ripara anche gli apparecchi vintage dei più anziani. E se manca un pezzo lo crea con la stampante 3D

Milano - Da adolescente si è rotta la sua radiosveglia, "allora ho smontato tutti i pezzi e mi si è aperto un mondo". Oggi Andrea Cacciola, 59 anni, è soprannominato “l’aggiustatutto“. Nel suo negozio-laboratorio di via Del Turchino 4, a pochi passi da piazzale Cuoco e da viale Molise, ripara televisori, computer, lettori cd, videoregistratori e non solo. Alle sue mani vengono affidati pezzi “vintage“ di cui lui solo conosce i segreti, e anche altri nati da una manciata di anni. Per lui nessun apparecchio ha data di scadenza. E preferisce di gran lunga l’analogico al digitale. Infila il camice e, come un medico, “ausculta“ i circuiti tramite l’oscilloscopio "che misura le forme d’onda". Ha iniziato da apprendista "quando avevo 14 anni. Poi ho lavorato in centri di assistenza, finché nell’89 ho aperto la mia attività". Ha studiato alla scuola per corrispondenza Radio Elettra e pure in un’altra, "in presenza, in via Deledda, dove ho conquistato l’attestato di montatore di apparecchi radiotelevisivi". Poi ha collaborato con il tribunale ("per svolgere perizie con il termografo, che consente di rilevare per esempio infiltrazioni d’acqua") e con le forze dell’ordine, per analizzare i contenuti di pc sotto sequestro.

Andrea Cacciola
Andrea Cacciola

Sul tavolo ha appoggiato un radio registratore Grundig, azienda tedesca di elettronica, che ha più di mezzo secolo di vita: "Me lo ha portato un cliente di 45 anni. Mi ha chiesto di ripararlo perché apparteneva al papà". In un angolo, un “totem“ anni Novanta, per ascoltare musica. "Io non utilizzo il lettore. Lo collego direttamente al bluetooth. Ai tempi d’oro, costava due milioni e mezzo di lire". Capita anche che gli anziani del quartiere gli chiedano di andare a controllare e sistemare i loro vecchi televisori, che non cambierebbero mai con i nuovissimi schermi piatti Lcd. "Per esempio, c’è un signore che ha un Algol 14 della Brionvega. È un pezzo da museo, nel vero senso della parola: è stato anche esposto al Museo della Scienza e della Tecnologia. Quando mi ha chiamato, lo schermo era tutto buio: le componenti elettroniche erano da cambiare". E se manca un pezzo? "Capita che qualcosa sia fuori produzione da anni. Ma io non mi scoraggio: lo realizzo con la stampante 3D. Per esempio, ho creato la manopola dello stereo di un’auto ormai introvabile". In “cura“ anche un televisore Lcd che era rimasto con solo l’audio funzionante. "Ho dovuto sostituire tutte le barre".

E a casa? "Mia moglie mi chiede di riparare una cosa anche quando funziona...". Tra qualche anno andrà in pensione e nessuno prenderà il suo posto. "Mio figlio si sta per laureare in Giurisprudenza. Ai ragazzi che vogliono intraprendere il mio stesso mestiere dico di “andare a bottega“ a imparare i segreti. E soprattutto di conservare sempre la curiosità".

 

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