Agenzie viaggi, dai sogni esotici alla crisi: "Così non si sopravvive"

Manifestazione davanti alla stazione Centrale. L’imprenditore: non vogliamo essere mantenuti a vita ma ci serve un aiuto

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Milano, 27 maggio 2020 - "Noi non vogliamo essere mantenuti a vita, ma ci serve un aiuto in attesa che anche per noi arrivi una ripartenza". Fabrizio Massetti, titolare dell’agenzia di viaggi milanese Astesani Vacanze, è uno degli operatori che oggi scenderà in piazza a Milano per chiedere sostegno per un settore ancora completamente fermo. I titolari di agenzie e tour operator si incontreranno alle 10.30 in piazza Duca D’Aosta, davanti alla stazione Centrale, luogo simbolo di partenze e arrivi bloccati dall’emergenza sanitaria. Solo in Lombardia ci sono circa 1.800 agenzie dal futuro in bilico. Attività che vivono realizzando sogni: viaggi in paradisi per turisti, città d’arte o escursioni tra le meraviglie della natura. "Tra i nostri clienti nove su dieci si rivolgono a noi per andare all’estero – racconta Massetti – una tipologia di turismo che sarà l’ultima a ripartire".

Per l’estate, infatti, verranno privilegiate mete “local“, un turismo di prossimità, con milanesi più orientati verso la Valtellina piuttosto che verso i Caraibi, anche nel caso di una riapertura totale delle frontiere. Viaggi che possono essere organizzati in autonomia, senza l’intermediazione di agenzie che rischiano seriamente di vivere un’estate con zero clienti. Una crisi provocata anche dalla decisione di rinviare matrimoni e, di conseguenza, viaggi di nozze.

"Prevediamo una ripartenza nel 2021 – prosegue Massetti – quest’anno dobbiamo cercare di resistere. Senza un aiuto a lungo termine molti operatori finiranno per chiudere". Il titolare di Astesani Vacanze finora ha percepito i 600 euro per i lavoratori autonomi, poi più nulla. "Il nuovo contributo a fondo perduto non è sufficiente per sopravvivere – prosegue – e a questo si aggiunge l’incertezza sugli ammortizzatori sociali. Io ho due dipendenti in cassa integrazione, se non si invertirà il trend in futuro sarà difficile mantenerli. Si pensa solo a chi lavora nel settore del turismo in Italia, ma non va trascurato chi invece si occupa delle vacanze all’estero degli italiani". Quella di oggi, garantiscono gli organizzatori, sarà una manifestazione "pacifica, di proposta più che di protesta" in un periodo in cui si moltiplicano gli Sos rivolti a Stato, Regioni e Comuni. L’obiettivo è quello di radunare davanti alla stazione Centrale almeno 700-800 persone provenienti da tutta la Lombardia, che formano una rete di imprenditori del settore. Un primo segnale, con la speranza che il calo dei contagi e le misure di sicurezza possano far ripartire anche i viaggi verso luoghi da sogno.

 

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