Milano, agente immobiliare accusato di stupro: "Solo ombre su Confalonieri"

Il pm parla del caso avvenuto a Bergamo, archiviato ma ora acquisito dai colleghi che indagano sulla violenza sessuale nel capoluogo lombardo

Omar Confalonieri, immobiliarista con uffici in Montenapoleone

Omar Confalonieri, immobiliarista con uffici in Montenapoleone

Bergamo -  Analogie, situazioni simili. Nella richiesta di archiviazione dell’ex pm di Bergamo, Carmen Pugliese, poi accolta dal gip, nei confronti di Omar Confalonieri, l’agente immobiliare in carcere dal 5 novembre con l’accusa di aver narcotizzato una coppia di clienti e aver violentato la donna, si accennava solo a "qualche sospetto" e di "un’ombra cupa" ma non di prove di "atti sessuali".

Il riferimento è al caso del 2007, a Grumello del Monte, nella Bergamasca, simile a quello istruito di recente dalla Procura di Milano, e riguardava un’amica dell’ex fidanzata dell’immobiliarista. Riferendosi all’episodio archiviato a Bergamo, è stato scritto che è indubbio che Confalonieri avesse tolto gli indumenti intimi alla vittima e le abbia chiesto di indossare un vestito di maglia traforata nera, dopo averle servito un gelato "innaffiato" di sonniferi (secondo l’accusa). Gelato che Confalonieri aveva servito alla vittima e alla sua ex fidanzata. Ed è altrettanto vero che un’ombra cupa sullo stesso è gettata dall’episodio commesso a Lentate al Seveso e Senago in circostanze simili. Ma nonostante ciò non si può da quell’episodio trarre elementi probanti a questo caso. Ma ci sono analogie. Il caso archiviato di Bergamo, i cui atti sono stati trasmessi alla Procura di Milano, pur essendo prescritto dovrebbe servire, con quello per cui nel 2009 Confalonieri è stato condannato a Monza, per dimostrare la "serialità" dell’immobiliarista: già 14 anni fa avrebbe agito con le stesse modalità emerse nell’indagine coordinata dal pm milanese Alessia Menegazzo e dall’aggiunto Letizia Mannella.

Tornando all’episodio di Grumello, come si legge nella richiesta del pm ora in pensione, era "pur vero" che la vittima fosse "in condizioni di astenia e sonnolenza per cause rimaste non accertate, ma è altrettanto vero che aveva la capacità di percepire quanto avveniva atteso che è precisa nell’escludere il compimento di atti sessuali del Confalonieri". Gli inquirenti e gli investigatori milanesi hanno però registrato come Confalonieri, già allora, avesse agito con le stesse modalità usate lo scorso 2 ottobre con la coppia stordita con un drink in cui, con una siringa, ha iniettato un potente sonnifero in quantità tali da riuscire a cancellare i ricordi e renderla incosciente. Infatti la donna non ha rammentato gli abusi subiti per otto ore nel suo appartamento ed è riuscita a ricostruirli attraverso le immagini di telecamere a circuito chiuso. L’ipotesi che viene ora formulata dagli inquirenti milanesi è che quanto accaduto alla coppia stordita con un drink, possa essere avvenuto alla vittima del 2007.   

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