Affitti brevi, boom di richieste Domanda pre-Covid, manca l’offerta

Lo sbilanciamento provoca l’aumento dei canoni. "Chiediamo regole certe, anche in vista dei Giochi 2026"

di Andrea Gianni

Il mercato degli affitti brevi, per turisti e non solo, torna a correre a Milano. Per la prima volta da quando è scoppiata la pandemia la domanda di case in affitto per brevi periodi ha superato i livelli pre-Covid, con un +3% ad agosto 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019. L’offerta, invece, è ancora in ritardo: gli appartamenti a disposizione, infatti, sono ancora il 30% in meno rispetto ad agosto 2019, nonostante la crescita del 17% rispetto ai livelli del 2021. Uno sbilanciamento fra domanda e offerta che ha portato a un innalzamento delle tariffe medie giornaliere. È la fotografia di un mercato che si sta assestando scattata da una ricerca di Airdna, presentata ieri a Palazzo Marino nel corso dell’“Home sharing day“ organizzato dall’associazione OspitaMi.

"L’ospitalità in casa è sempre più determinante per lo sviluppo turistico di Milano – spiega Giacomo Trovato, country manager Italia di Airbnb – da una parte consente alla città di ampliare l’opportunità offerta dal ritorno dei grandi eventi e degli stranieri a livelli pre-pandemia. Dall’altra, abilita nuove tendenze come i soggiorni a lungo termine e smart working, con ottimi risultati sui pernottamenti infrasettimanali e fuori stagione". Milano segue un trend di crescita osservato in tutta Europa dall’inizio dell’anno: ad agosto 2022, i primi 50 mercati più grandi degli affitti a breve termine hanno aumentato i loro livelli di occupazione a una media del +10,5% e l’Italia registra il tasso di occupazione più alto di sempre (80%), perché l’offerta deve ancora soddisfare l’aumento della domanda. Nel nostro Paese l’85 % delle prenotazioni di affitti brevi è di viaggiatori internazionali, il 51,3% provenienti da Paesi europei, mentre il 16,6% dagli Stati Uniti. "Il segmento degli affitti brevi si è caratterizzato per una crescita dell’offerta per un utilizzo turistico o transitorio" sottolinea Francesca Zirnstein, dg di Scenari Immobiliari. "A testimonianza di quanto questo comparto sia stato capace di acquistare peso crescente nel mercato del turismo nazionale – prosegue – nel 2021 si contano 1,37 milioni di nuovi contratti di nuovi contratti di locazione, in aumento di oltre il sei per cento sull’anno precedente, di questi circa 250 mila sono di breve durata, in aumento del 12%". I proprietari di casa, però, chiedono regole e garanzie. "Gli host - spiega Fabio Calarco, presidente OspitaMI - sono i primi a volere trasparenza e regolarità, così come è stato per Expo o come accade per grandi eventi annuali come la Milano Design Week e lo sarà anche in futuro in occasione di Milano-Cortina 2026. Tale forma di ospitalità, inoltre, convive pacificamente con quella alberghiera".

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